“Microforeste eco-pedagogiche per la città dei 15 minuti” Il Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha sottoscritto l’accordo di collaborazione “Microforeste eco-pedagogiche per la città dei 15 minuti” con l’Università "La Sapienza", l’Università della Tuscia e con la partecipazione dell’ISPRA, che si configura come una risposta basata sulla natura (NBS), micro e partecipata, all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030: città e comunità sostenibili. Per la prima volta, una città europea, una capitale come Roma investe strumenti e risorse per rinaturalizzare la città a partire dai quartieri, in quei luoghi dove il verde è carente o poco valorizzato per il suo potenziale reale, e lo fa attraverso il processo multilevel e la logica bottom-up sotteso al Programma di Rigenerazione “15 progetti per 15 Municipi per la città in 15 minuti” che vede come attori l’assessorato all’urbanistica di Roma Capitale, i tecnici della Direzione di Trasformazione Urbana del dipartimento PAU, i Municipi, e i team di progettazione chiamati a redigere i master plan e i progetti di rigenerazione degli spazi pubblici. Una componente, centrale, replicabile e riconoscibile di questa opera multiforme di rigenerazione green-oriented è la Microforesta, una proposta elaborata dall’Università Sapienza a partire dal successo dell’esperienza pilota realizzata nel quartiere di San Lorenzo nel 2023. La Microforesta è un progetto verde per la città dei 15 minuti quindi ne interpreta gli obiettivi portando la natura nei quartieri e soprattutto accrescendo la consapevolezza ambientale e la connessione con la natura a partire dai più piccoli, dai giovani: dalle nuove generazioni. Come? Costruendo una piccola riserva naturale di macchia mediterranea, resiliente al calore e alla siccità, capace di attrarre biodiversità, assorbire acqua, rilasciare umidità e filtrate i raggi nocivi. Realizzare una microforesta significa introdurre nel paesaggio urbano, e nello spazio pubblico, una nuova componente diversa da un “aiuola” o un “giardino”. Si tratta di una “mini-riserva naturale” che può diventare uno spazio di “gioco scientifico”, una palestra di apprendimento, una finestra sul patrimonio naturale e soprattutto un’azione concreta per far capire ai giovani e giovanissimi che si può agire, subito, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso. Ma la Microforesta è un progetto utile se è capace di mostrare quello che la natura può fare per noi e viceversa. Per questo i due aspetti scientifici e formativi sono fondamentali. Quindi la Microforesta viene concepita non solo come luogo di rinaturalizzazione della città ma come una stazione di raccolta dati sull’ambiente, urbano e vegetale, che utilizza gli alberi come sensori. Ovvero una sentinella ambientale di quartiere capace di raccogliere ed emettere informazioni in una modalità open access e attraverso una restituzione che ne ottimizzi la divulgazione a un pubblico misto, di non esperti. Anche ricorrendo a forme artistiche. La chiave per accrescere la partecipazione al progetto è quella di considerare il pubblico a cui si riferisce non solo come il target di un processo di informazione ma come una risorsa che la produce con cui operare in partnership al fine di proiettare, soprattutto i giovani, nella dimensione dell’empowerment, risvegliando in loro l’urgenza e l’impegno di agire in favore dell’ambiente. Studenti universitari, alunni degli Istituti Superiori e delle Scuole sono coinvolti in un percorso di training che si articola in “10 incontri su 10 temi” alla fine del quale la Microforesta, come un premio e una promessa di cambiamento, verrà finalmente realizzata.

Progetto 15 Microforeste Eco-pedagogiche per la città in 15 minuti. Accordo Esecutivo, tra Roma Capitale, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale -Sapienza Università di Roma e Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali - Università degli studi della Tuscia per l’elaborazione di metodologie, e strumenti per la realizzazione di "Microforeste Eco-Pedagogiche Partecipate” nell'ambito del Programma di Rigenerazione "15 Municipi, 15 Progetti per la Città in 15 minuti" / Fratini, Fabiola. - (2023).

Progetto 15 Microforeste Eco-pedagogiche per la città in 15 minuti. Accordo Esecutivo, tra Roma Capitale, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale -Sapienza Università di Roma e Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali - Università degli studi della Tuscia per l’elaborazione di metodologie, e strumenti per la realizzazione di "Microforeste Eco-Pedagogiche Partecipate” nell'ambito del Programma di Rigenerazione "15 Municipi, 15 Progetti per la Città in 15 minuti".

Fabiola Fratini
2023

Abstract

“Microforeste eco-pedagogiche per la città dei 15 minuti” Il Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha sottoscritto l’accordo di collaborazione “Microforeste eco-pedagogiche per la città dei 15 minuti” con l’Università "La Sapienza", l’Università della Tuscia e con la partecipazione dell’ISPRA, che si configura come una risposta basata sulla natura (NBS), micro e partecipata, all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030: città e comunità sostenibili. Per la prima volta, una città europea, una capitale come Roma investe strumenti e risorse per rinaturalizzare la città a partire dai quartieri, in quei luoghi dove il verde è carente o poco valorizzato per il suo potenziale reale, e lo fa attraverso il processo multilevel e la logica bottom-up sotteso al Programma di Rigenerazione “15 progetti per 15 Municipi per la città in 15 minuti” che vede come attori l’assessorato all’urbanistica di Roma Capitale, i tecnici della Direzione di Trasformazione Urbana del dipartimento PAU, i Municipi, e i team di progettazione chiamati a redigere i master plan e i progetti di rigenerazione degli spazi pubblici. Una componente, centrale, replicabile e riconoscibile di questa opera multiforme di rigenerazione green-oriented è la Microforesta, una proposta elaborata dall’Università Sapienza a partire dal successo dell’esperienza pilota realizzata nel quartiere di San Lorenzo nel 2023. La Microforesta è un progetto verde per la città dei 15 minuti quindi ne interpreta gli obiettivi portando la natura nei quartieri e soprattutto accrescendo la consapevolezza ambientale e la connessione con la natura a partire dai più piccoli, dai giovani: dalle nuove generazioni. Come? Costruendo una piccola riserva naturale di macchia mediterranea, resiliente al calore e alla siccità, capace di attrarre biodiversità, assorbire acqua, rilasciare umidità e filtrate i raggi nocivi. Realizzare una microforesta significa introdurre nel paesaggio urbano, e nello spazio pubblico, una nuova componente diversa da un “aiuola” o un “giardino”. Si tratta di una “mini-riserva naturale” che può diventare uno spazio di “gioco scientifico”, una palestra di apprendimento, una finestra sul patrimonio naturale e soprattutto un’azione concreta per far capire ai giovani e giovanissimi che si può agire, subito, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso. Ma la Microforesta è un progetto utile se è capace di mostrare quello che la natura può fare per noi e viceversa. Per questo i due aspetti scientifici e formativi sono fondamentali. Quindi la Microforesta viene concepita non solo come luogo di rinaturalizzazione della città ma come una stazione di raccolta dati sull’ambiente, urbano e vegetale, che utilizza gli alberi come sensori. Ovvero una sentinella ambientale di quartiere capace di raccogliere ed emettere informazioni in una modalità open access e attraverso una restituzione che ne ottimizzi la divulgazione a un pubblico misto, di non esperti. Anche ricorrendo a forme artistiche. La chiave per accrescere la partecipazione al progetto è quella di considerare il pubblico a cui si riferisce non solo come il target di un processo di informazione ma come una risorsa che la produce con cui operare in partnership al fine di proiettare, soprattutto i giovani, nella dimensione dell’empowerment, risvegliando in loro l’urgenza e l’impegno di agire in favore dell’ambiente. Studenti universitari, alunni degli Istituti Superiori e delle Scuole sono coinvolti in un percorso di training che si articola in “10 incontri su 10 temi” alla fine del quale la Microforesta, come un premio e una promessa di cambiamento, verrà finalmente realizzata.
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