Le forme emergenti della comunicazione politica

Il rapporto tra mezzi di comunicazione e politica ha attraversato il dibattito pubblico fin dall'avvento della comunicazione di massa, a metà del XX secolo, ma si è intensificato all'inizio degli anni 2000, con lo sviluppo della rete Internet. Al centro delle riflessioni il rapporto tra potere e sua riconfigurazione nella società delle reti. La categoria di potere comprende la capacità di influenzare ai propri fini il comportamento di altri anche attraverso la persuasione (manipolazione di rappresentazioni cognitive e/o valoriali), e proprio a questo fine è centrale il ricorso ai diversi mezzi di comunicazione. Cruciale nel rapporto tra politica e comunicazione è anche la trasformazione dello spazio pubblico che, , con la funzione di perno svolta dai media, diventa "spazio pubblico mediatizzato". Ma come cambiano queste relazioni in funzione delle diverse tipologie e potenzialità dei mezzi di comunicazione disponibili? Nella sua fase “premoderna” la comunicazione politica ricorreva alla stampa di partito, ai manifesti elettorali, alle mobilitazioni degli iscritti; intorno agli anni ‘60 del secolo scorso i mass media diventano un potere in competizione con gli altri; con il diffondersi delle tecnologie digitali infine il pubblico si affranca dalla condizione di mero spettatore, e si disegnano nuove relazionalità con gli attori politici, dirette e all'insegna della disintermediazione.