La cucina è considerata uno spazio unico e speciale all'interno della casa, essendo il luogo dedicato alla produzione del cibo, un atto intriso di simbolismo sociale, rituale e di condivisione. La preparazione e la condivisione del cibo sottolineano l'importanza delle relazioni sociali, delle gerarchie e dell'appartenenza a un gruppo. Questo spazio, attraverso la storia, ha subito molteplici trasformazioni, passando da un luogo centrale nella vita quotidiana a uno di servizio per la nobiltà, fino a diventare un dominio prevalentemente maschile nelle corti aristocratiche o uno spazio prevalentemente femminile nella cultura popolare e piccolo-borghese. Oggigiorno, pur essendo un luogo aperto alla tecnologia, la cucina rimane il custode delle tradizioni. La cucina deve essere un ambiente che accoglie non solo nella preparazione dei pasti ma anche come spazio di conforto personale, di trasmissione culturale e di condivisione intima con familiari e amici, mantenendo sempre un equilibrio tra calore e funzionalità. La storia ci insegna che la cucina è culturalmente il cuore della casa, un tempo considerato quasi un tempio che proteggeva il fuoco, essenziale per il calore e la preparazione del cibo. Nei secoli, la separazione tra gli spazi di lavoro come la cucina e quelli di rappresentanza come la sala da pranzo ha evidenziato anche una divisione di classe tra padroni e servitù, particolarmente nelle dimore nobili. La cucina, in questi contesti, era luogo di lavoro e non di accesso per la famiglia nobile. Nonostante ciò, è sempre stata un luogo di creatività culinaria, dominato principalmente dagli uomini nelle professioni di cucina durante il Rinascimento, periodo in cui sono stati prodotti numerosi libri di arte culinaria.
La cucina. Spazio liberato / Briatore, Samuele. - (2022), pp. 63-69.
La cucina. Spazio liberato
Briatore, Samuele
2022
Abstract
La cucina è considerata uno spazio unico e speciale all'interno della casa, essendo il luogo dedicato alla produzione del cibo, un atto intriso di simbolismo sociale, rituale e di condivisione. La preparazione e la condivisione del cibo sottolineano l'importanza delle relazioni sociali, delle gerarchie e dell'appartenenza a un gruppo. Questo spazio, attraverso la storia, ha subito molteplici trasformazioni, passando da un luogo centrale nella vita quotidiana a uno di servizio per la nobiltà, fino a diventare un dominio prevalentemente maschile nelle corti aristocratiche o uno spazio prevalentemente femminile nella cultura popolare e piccolo-borghese. Oggigiorno, pur essendo un luogo aperto alla tecnologia, la cucina rimane il custode delle tradizioni. La cucina deve essere un ambiente che accoglie non solo nella preparazione dei pasti ma anche come spazio di conforto personale, di trasmissione culturale e di condivisione intima con familiari e amici, mantenendo sempre un equilibrio tra calore e funzionalità. La storia ci insegna che la cucina è culturalmente il cuore della casa, un tempo considerato quasi un tempio che proteggeva il fuoco, essenziale per il calore e la preparazione del cibo. Nei secoli, la separazione tra gli spazi di lavoro come la cucina e quelli di rappresentanza come la sala da pranzo ha evidenziato anche una divisione di classe tra padroni e servitù, particolarmente nelle dimore nobili. La cucina, in questi contesti, era luogo di lavoro e non di accesso per la famiglia nobile. Nonostante ciò, è sempre stata un luogo di creatività culinaria, dominato principalmente dagli uomini nelle professioni di cucina durante il Rinascimento, periodo in cui sono stati prodotti numerosi libri di arte culinaria.File | Dimensione | Formato | |
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