Il contributo si pone l’obiettivo di evidenziare quali siano, tanto tra i docenti, quanto tra gli studenti degli istituti scolastici romani campionati, le principali modalità di adattamento alla DaD; i profili emersi sono descritti e caratterizzati nel dettaglio, compiendo una lettura dei risultati tesa a valorizzare massimamente il confronto tra le valutazioni, le percezioni e le esperienze di tali stakeholder. In sintesi, i docenti si sono mostrati più o meno aperti ad accogliere le novità imposte dalla fase emergenziale e, in linea generale, il loro grado di favore e flessibilità ha mostrato di variare a seconda di quanto fossero personalmente “pronti” e attrezzati in partenza ad accogliere le sfide che la scuola si è trovata ad a affrontare, come anche a seconda del grado di maturità tecnologica del contesto scolastico in cui si trovavano ad operare. D’altro canto, le posizioni sulla DaD degli studenti hanno consentito sia di enucleare segmenti di giovani a rischio di esclusione sociale e in posizione di evidente svantaggio, come anche di riconoscere soggetti, più attrezzati in partenza e al con tempo calati in ambienti già “irrorati” sul fronte digitale, in grado non solo di non vacillare di fronte al repentino cambiamento, ma anche di configurarsi come figure strategiche nella direzione di una co-progettazione della scuola post-pandemica, della scuola del futuro.
Ripensando alla Didattica a Distanza in fase post-pandemica: intralcio o “moltiplicatore di innovazione”? / Faggiano, Maria Paola. - (2023), pp. 91-120.
Ripensando alla Didattica a Distanza in fase post-pandemica: intralcio o “moltiplicatore di innovazione”?
Faggiano Maria Paola
2023
Abstract
Il contributo si pone l’obiettivo di evidenziare quali siano, tanto tra i docenti, quanto tra gli studenti degli istituti scolastici romani campionati, le principali modalità di adattamento alla DaD; i profili emersi sono descritti e caratterizzati nel dettaglio, compiendo una lettura dei risultati tesa a valorizzare massimamente il confronto tra le valutazioni, le percezioni e le esperienze di tali stakeholder. In sintesi, i docenti si sono mostrati più o meno aperti ad accogliere le novità imposte dalla fase emergenziale e, in linea generale, il loro grado di favore e flessibilità ha mostrato di variare a seconda di quanto fossero personalmente “pronti” e attrezzati in partenza ad accogliere le sfide che la scuola si è trovata ad a affrontare, come anche a seconda del grado di maturità tecnologica del contesto scolastico in cui si trovavano ad operare. D’altro canto, le posizioni sulla DaD degli studenti hanno consentito sia di enucleare segmenti di giovani a rischio di esclusione sociale e in posizione di evidente svantaggio, come anche di riconoscere soggetti, più attrezzati in partenza e al con tempo calati in ambienti già “irrorati” sul fronte digitale, in grado non solo di non vacillare di fronte al repentino cambiamento, ma anche di configurarsi come figure strategiche nella direzione di una co-progettazione della scuola post-pandemica, della scuola del futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.