Dopo una breve introduzione sull’attenzione prestata nelle corti europee del Rinascimento all’abbigliamento, sul tipo di stoffe e suppellettili maggiormente presenti e sul ruolo del colore, sia dal punto di vista della produzione che dei suoi significati simbolici, il saggio si sofferma su alcuni allestimenti effimeri realizzati per la Corona di Francia nella prima metà del Cinquecento. Storicamente ben documentati e spettacolari nel loro progetto complessivo, essi consentono di apprezzare la stretta connessione che esisteva tra architettura effimera e moda, tra cerimoniale di corte e teatro. Banchetti, balli in maschera, esibizioni, ma anche incoronazioni, battesimi, funerali, incontri diplomatici, o ancora grandi giostre cavalleresche, erano l’occasione per sfoggiare abiti dove alla preziosità dei tessuti, alla simbologia del colore e alla ricercatezza del taglio, si aggiungono la coreografia e gli allestimenti degli spazi interni ed esterni. Una progettazione totale, che in parecchi casi comprendeva anche l’illuminazione e gli aspetti sonori, il cui costo esorbitante testimonia dell’importanza attribuita a questo settore già nel Rinascimento. Particolare attenzione è data alla versatilità della ‘grande salle’, le cui disposizioni ordinarie, relative alla vita quotidiana dei regnanti (udienze, pasti), vengono del tutto modificate a seconda delle necessità, dalle feste ai funerali, adattando gli spazi vengono alla funzione specifica grazie agli arredi, a strutture temporanee realizzate con legno e tessuti, a rivestimenti parietali, all’uso della luce.
Moda e allestimenti e meri alla corte francese nel Cinquecento / Bardati, Flaminia. - (2024), pp. 233-245.
Moda e allestimenti e meri alla corte francese nel Cinquecento
Flaminia Bardati
2024
Abstract
Dopo una breve introduzione sull’attenzione prestata nelle corti europee del Rinascimento all’abbigliamento, sul tipo di stoffe e suppellettili maggiormente presenti e sul ruolo del colore, sia dal punto di vista della produzione che dei suoi significati simbolici, il saggio si sofferma su alcuni allestimenti effimeri realizzati per la Corona di Francia nella prima metà del Cinquecento. Storicamente ben documentati e spettacolari nel loro progetto complessivo, essi consentono di apprezzare la stretta connessione che esisteva tra architettura effimera e moda, tra cerimoniale di corte e teatro. Banchetti, balli in maschera, esibizioni, ma anche incoronazioni, battesimi, funerali, incontri diplomatici, o ancora grandi giostre cavalleresche, erano l’occasione per sfoggiare abiti dove alla preziosità dei tessuti, alla simbologia del colore e alla ricercatezza del taglio, si aggiungono la coreografia e gli allestimenti degli spazi interni ed esterni. Una progettazione totale, che in parecchi casi comprendeva anche l’illuminazione e gli aspetti sonori, il cui costo esorbitante testimonia dell’importanza attribuita a questo settore già nel Rinascimento. Particolare attenzione è data alla versatilità della ‘grande salle’, le cui disposizioni ordinarie, relative alla vita quotidiana dei regnanti (udienze, pasti), vengono del tutto modificate a seconda delle necessità, dalle feste ai funerali, adattando gli spazi vengono alla funzione specifica grazie agli arredi, a strutture temporanee realizzate con legno e tessuti, a rivestimenti parietali, all’uso della luce.| File | Dimensione | Formato | |
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