Il concetto di “innovazione democratica” è ormai profondamente attestato in ambito internazionale. Questo, ovviamente, non significa che esista un’uniformità di definizioni e nemmeno che si sia affermata un’univocità di approcci di ricerca. In Italia, il concetto di innovazione democratica ha fatto più fatica ad affermarsi, anche a causa di una sostanziale refrattarietà di certo mondo accademico rispetto a tutto ciò che viene percepito come “nuovo” (e quindi potenzialmente “pericoloso” per le dinamiche scientifiche consolidate) o che ha a che fare con l’innovazione (tendenza sociale considerata, a torto, di par- te). Se, fortunatamente, sono sempre meno quelli che pensano che l’innovazione democratica sia una corrente di un partito o un processo meramente tecnologico, tuttavia non esiste un riconoscimento chiaro dell’ambito disciplinare. Il fatto, poi, che esso sia per sua natura ibrido e capace di intercettare a un tempo la scienza politica, la sociologia politica e della cultura, i media studies ed elementi del diritto pubblico non rappresenta – come dovrebbe essere – un elemento di legittimazione e forza della disciplina ma, al contrario, la sottopone alle critiche di chi è ancorato a una visione settaria (non settoriale) del sapere. Adottando una prospettiva ampia e plurale, questo libro fornisce in maniera critica le coordinate di riferimento per lo studio dell'innovazione democratica e dei fenomeni sociali e politici che interagiscono con essa.
L'innovazione politica fra rappresentanza e partecipazione / Sorice, Michele. - (2016), pp. 123-156.
L'innovazione politica fra rappresentanza e partecipazione
SORICE, MICHELE
2016
Abstract
Il concetto di “innovazione democratica” è ormai profondamente attestato in ambito internazionale. Questo, ovviamente, non significa che esista un’uniformità di definizioni e nemmeno che si sia affermata un’univocità di approcci di ricerca. In Italia, il concetto di innovazione democratica ha fatto più fatica ad affermarsi, anche a causa di una sostanziale refrattarietà di certo mondo accademico rispetto a tutto ciò che viene percepito come “nuovo” (e quindi potenzialmente “pericoloso” per le dinamiche scientifiche consolidate) o che ha a che fare con l’innovazione (tendenza sociale considerata, a torto, di par- te). Se, fortunatamente, sono sempre meno quelli che pensano che l’innovazione democratica sia una corrente di un partito o un processo meramente tecnologico, tuttavia non esiste un riconoscimento chiaro dell’ambito disciplinare. Il fatto, poi, che esso sia per sua natura ibrido e capace di intercettare a un tempo la scienza politica, la sociologia politica e della cultura, i media studies ed elementi del diritto pubblico non rappresenta – come dovrebbe essere – un elemento di legittimazione e forza della disciplina ma, al contrario, la sottopone alle critiche di chi è ancorato a una visione settaria (non settoriale) del sapere. Adottando una prospettiva ampia e plurale, questo libro fornisce in maniera critica le coordinate di riferimento per lo studio dell'innovazione democratica e dei fenomeni sociali e politici che interagiscono con essa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.