L'attività edilizia dei nuovi ordini religiosi nella Roma del Cinquecento

Lo studio svolto esamina il tema della ‘strategia urbana’ dei nuovi Ordini Religiosi (fondati nel corso del Cinquecento), attraverso l’analisi della localizzazione delle diversificate tipologie (chiese, conventi, ospedali, ricoveri, seminari, noviziati, ecc.) da essi realizzate nella città di Roma a partire dagli anni ’30-’40 del XVI secolo. Tale fenomeno è analizzato e spiegabile facendo riferimento alle specificità catechetico-vocazionali degli Ordini Religiosi considerati (predicazione, cura pastorale, istruzione, assistenza dei poveri, degli infermi degli orfani, ecc.). Il contributo evidenzia altresì una presenza significativa delle tipologie in esame nelle aree della città maggiormente popolata, e in zone prossime a percorsi e stanziamenti rappresentativi come la via papalis, il Quirinale, l’area capitolina; a riguardo significativo é lo stanziamento dei Gesuiti, e dei Teatini. Nella molteplice fioritura di esperienze spirituali - alla sequela dei fondatori dei singoli ordini-, è tangibile il processo di rinnovamento della Chiesa (in linea anche con il Concilio Tridentino); la quantità di opere architettoniche costruite in questo periodo, testimonia l’attività operativa da essi svolta nella città. Lo studio comprende oltre al testo, quali illustrazioni del medesimo, n. 16 pagine fuori testo, che rappresentano le planimetrie urbane ed alcuni tra i principali edifici citati nel testo. E' altresì complementare al contributo il cospicuo Regesto (guidato dall'autrice, elaborato da G. Dos Reis Souza Lima pubblicato di seguito alle pp. 57-88 del medesimo volume) comprensivo delle localizzazioni planimetriche, graficizzate nelle due tavole (I e II) fuori formato, inserite tra p. 70 e p. 71. Il contributo è stato presentato nei suoi contenuti anche nella giornata di studio svoltasi nell’ottobre 2009 presso in Dipartimento di Storia, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell'Università "Sapienza " di Roma. INGLESE:The work is illustrated by 16 pages that aren't included into the text and they show the urban plans and some of the main buildings that are mentioned in the writing that refers to elements systematized in a detailed regest (realized by the author and treated by G.Souza Lima on 55-88 pages of the same volume ) and to the locations represented in graphics (I and II) and that are outsize on page 70 and 71. The study examines the theme of the “urban strategy” of new Religious Orders (born in the Sixteenth century) through the analysis of the locations of different architectural typologies (churches, monasteries, hospitals, homes, seminaries, novitiates, etc.) that were built in Rome from thirties – forties of XVI century. This phenomenon is analyzed and explained through the specific vocational characteristics of the Religious Orders that it mentions (preaching, pastoral care, learning, assistance of poor, sick and orphan people, etc.). The research underlines at the same time a significant presence of analyzed typologies in the more populated areas of the town and in parts nearby important ways and sites,such as the “via papalis”, the Quirinal, the Capitol zone; about this it's meaningful the Jesuit area and the Teatini's one. In the various spread of spiritual experiences – that was streamed by founders of each order – it's possible to find the process of rebirth of the Roman Church (according also to the Trent Council); the number of architectural works that were built in this age is a prove of the operative activity they did in the town. The contents of the contribution were also presented in the studying day in October of the 2009 nearby the Storia dell’architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici of Sapienza University in Rome.