Il volume raccoglie i contributi di alcuni dottorati che hanno concluso nel 2022 il loro ciclo di studi nel dottorato di ricerca in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e Ricerca Educativa presso l’Università Sapienza di Roma. Dentro l’ampia offerta formativa della Sapienza, che conta circa cento dottorati di ricerca, questo specifico corso è stato progettato con un’aspirazione ambiziosa e stimolante: unire la tradizione e l’esperienza della ricerca educativa con le teorie e le prassi metodologiche della ricerca psicologica. Questo connubio, spesso difficile da realizzare nel contesto accademico italiano, soprattutto nella formazione di terzo livello, ha trovato una direzione condivisa all’interno di questo dottorato. Gli obiettivi formativi del percorso dottorale sono differenziati in base ai curricula proposti: A) CURRICULUM DI PSICOLOGIA SOCIALE, mira a formare ricercatori capaci di lavorare in due principali aree tematiche: la prima ha l’intento di comprendere i processi psicologico sociali di base (processi intra e intergruppo, atteggiamenti, pregiudizio e della psicologia ambientale) attraverso metodologie di ricerca empirica, fondate in senso quantitativo e sperimentale; una seconda area ha l’obiettivo di formare ricercatori capaci di leggere i fenomeni sociali attraverso la psicologia culturale e di analizzare i fenomeni psicosociali come prodotto emergente dell’interazione sociale e discorsiva fra attori. Queste due aree tengono conto dei diversi contesti di riferimento, quali organizzativo, del marketing, delle organizzazioni educative, politico, medico-sanitarie, e delle famiglie. B) CURRICULUM IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELLA RICERCA EDUCATIVA, ha l’obiettivo di fornire competenze innovative sia nel campo della sperimentazione didattica che della ricerca psicologica in età evolutiva. Per quanto riguarda la ricerca educativa l’obiettivo è quello di realizzare progetti di ricerca riguardanti le riforme che hanno interessato il sistema formativo nazionale, la riforma delle politiche attive per il lavoro (ad es., formazione continua, orientamento). Per quanto riguarda la ricerca nella psicologia dello sviluppo l’obiettivo è la formazione di esperti con una conoscenza avanzata dei metodi di ricerca specifici capaci di valutare criticamente le più attuali teorie dello sviluppo e capaci di pianificare, definire ed elaborare attività di ricerca differenti nello studio dei fattori biologici, sociali e culturali legati allo sviluppo dei bambini e degli adolescenti. C) CURRICULUM MIGRATION STUDIES: PSYCHOLOGICAL, SOCIAL AND EDUCATIONAL ISSUES, che fornisce approcci metodologici, sociali e umanistici al tema della migrazione e contribuisce a una maggiore comprensione degli studi dei fenomeni migratori. Il programma di dottorato comprende corsi che esaminano, con un approccio multidimensionale e con metodi quantitativi e qualitativi, aspetti sociali, evolutivi ed educativi dei fenomeni migratori. Il programma triennale offre competenze avanzate nel campo della migrazione internazionale con forti collaborazioni accademiche con altre università. In questo volume, che raccoglie alcune sintesi delle ricerche dottorali del 33° e 34° ciclo,i dottorandi diventano il frutto tangibile di questa esperienza unica, dove le frontiere tra la ricerca educativa e psicologica si fondono e si arricchiscono reciprocamente. Ogni contributo racchiuso in queste pagine testimonia della ricchezza e della diversità degli argomenti affrontati, dimostrando la vastità del campo di studi e l’ampiezza delle sfaccettature che la ricerca educativa e la psicologia possono abbracciare. I contributi presenti in questo volume coprono un ampio spettro di argomenti, riflettendo l’ampiezza e la profondità della ricerca condotta all’interno del dottorato e rappresentano un momento di crescita intellettuale e professionale. Ogni ricerca rappresenta uno sforzo dedicato a esplorare, comprendere e approfondire i diversi aspetti della Psicologia Sociale, dello Sviluppo e Ricerca Educativa. Questi argomenti variano dalla valutazione delle competenze nell’ambiente scolastico, all’alfabetizzazione e inclusione della popolazione migrante, all’intervento sulle competenze sociali degli adolescenti con disturbo dello spettro autistico, alla didattica laboratoriale nella formazione delle future maestre di scuola primaria, all’arte della danza come strumento pedagogico, fino all’analisi dei risultati alle prove INVALSI degli studenti Montessori e all’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola. Il titolo che abbiamo dato alla raccolta, Scuola, formazione e dimensioni del benessere. Ricerche psico-pedagogiche, nasce dalla precisa volontà che i due curatori, Stefano Livi, coordinatore del Dottorato per due mandati triennali, e Guido Benvenuto, a seguire e attualmente in carica, hanno portato avanti, insieme al Collegio nelle diverse ricerche dottorali: indagare i contesti sociali, dello sviluppo e dell’educazione come contesti multidimensionali, con uno sguardo di ricerca psico-pedagogica, attraverso ricerche quali-quantitative e sempre più approcci misti. Una breve sintesi dei diversi contributi, seguendo nell’ordine di presentazione nel volume delle diverse ricerche dottorali, può illustrare la varietà delle tematiche, la multidimensionalità delle domande di ricerca, la rigorosità nei differenti approcci metodologici. Cristiana De Santis (Competenze e valutazione nel modello DADA - Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) riporta l’analisi dell’organizzazione e dello sviluppo di due innovazioni didattiche realizzate in una scuola secondaria di primo grado di Roma: il modello DADA e l’i-Pad come strumento didattico per una sperimentazione digitale. Lo studio di caso affronta, di fatto, il tema dello sviluppo di competenze e le relative modalità di valutazione, monitorando i progetti di innovazione, dalla pianificazione alla realizzazione sul campo, analizzando le pratiche dei docenti e il punto di vista dei genitori.Sara Gabrielli (Alfabetizzazione e inclusione della popolazione adulta migrante nel contesto scolastico italiano: il caso dei CPIA) indaga le pratiche di alfabetizzazione e inclusione della popolazione migrante in Italia, nello specifico nei livelli linguistici A1 e A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER). Il contesto scelto è quello dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, i CPIA, cui la popolazione adulta migrante ha accesso per acquisire la conoscenza della lingua e della cultura italiana. La ricerca, attraverso osservazioni in classe, interviste agli insegnanti e analisi dei libri di testo ha indagato quanto le variabili didattiche e le dimensioni psico-sociali contribuiscano fortemente sui livelli di istruzione e di inclusione sociale. Laura Maria Fatta (PEERS®, intervento sulle competenze sociali per adolescenti con disturbo dello spettro autistico - ASD: il primo studio pilota RCT italiano) analizza un intervento manualizzato per lo sviluppo delle competenze sociali rivolto ad adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), attualmente non validato in Italia. La ricerca, di tipo sperimentale e rappresentando il primo studio pilota RCT italiano su questo tema, coinvolge adolescenti con ASD. Gli outcome sono valutati su quattro diversi momenti e considerano sia aspetti primari, come le abilità sociali, sia secondari, come la regolazione delle emozioni e le condizioni co-occorrenti. I risultati evidenziano differenze statisticamente significative tra i gruppi sia in relazione agli esiti primari, cioè le conoscenze e le prestazioni sociali, sia a quelli secondari, come la regolazione delle emozioni. Federica Gaetano (I laboratori nel curricolo universitario di Scienze della Formazione Primaria. La didattica laboratoriale nella formazione iniziale delle future maestre di scuola primaria)indaga come gli studenti, futuri insegnanti di scuola primaria, impegnati quindi in CdS in Formazione Primaria, possano apprendere i metodi attivi di insegnamento e nello specifico la didattica laboratoriale. La ricerca,nella forma di studi di caso, analizza sei laboratori in tre Università italiane (Padova, Roma La Sapienza e Bari) attraverso l’analisi delle rappresentazioni sui laboratori dei Presidenti dei CdS di Scienze della Formazione Primaria e dei docenti dei laboratori, e un’indagine sulle percezioni degli studenti, con questionari e focus group. Delfina Stella (L’arte del gesto: uno studio sulla pedagogia della danza) sviluppa un percorso arts & inquiry based e sceglie come contesto di analisi l’Accademia sull’Arte del gesto, ideato e diretto dal coreografo Virgilio Sieni. La ricerca si muove in un circolo ermeneutico che comprende: la pratica sul campo, l’osservazione e la riflessione incorporata, il processo creativo condiviso e la pianificazione progettuale. Attraverso interviste, focus, group, analisi documentale dei progetti e osservazione partecipata dell’azione coreografica si presentano studi di caso, a livello nazionale, in contesto scolastico, e internazionale, in contesto sociale. Stefano Scippo (I risultati alle prove INVALSI degli studenti Montessori:un’indagine empirica) sviluppa due domande di ricerca: 1) Quali risultati, in termini di apprendimenti disciplinari misurati dalle prove dell’Invalsi, hanno studentesse e studenti Montessori alla fine della scuola primaria, e durante la scuola secondaria? 2) Quali caratteristiche socio-economico-culturali hanno studentesse e studenti Montessori? Dopo aver ricostruito meticolosamente i percorsi di diverse coorti di studenti che hanno svolto percorsi di studio nelle scuole montessoriane, e richiesto all’Invalsi i risultati alle prove nei diversi anni di percorso scolastico, l’analisi dei dati ha comparato le distribuzioni dei punteggi, per ciascun grado e ciascuna coorte, tra un gruppo sperimentale di montessoriani e un gruppo di controllo costituito da non-montessoriani con le stesse variabili di sfondo. Alessandra Cecalupo (Obiettivi motivazionali individuali, sociali ed aspettative future:l’influenza della famiglia sui percorsi educativi degli studenti)si è concentrata sullo studio della motivazione scolastica nel suo rapporto con gli obiettivi genitoriali percepiti e le percezioni degli studenti sul loro futuro. Queste relazioni sono state analizzate sia nelle scuole secondarie superiori che a livello universitario. Particolare attenzione è stata rivolta all’analisi degli obiettivi individuali e sociali degli studenti, con riferimento all’Achievement Goal Theory. I risultati hanno mostrato l’importante ruolo che diversi aspetti motivazionali svolgono nel mediare il rapporto tra obiettivi genitoriali e aspettative degli studenti sui loro percorsi futuri. Ottavio Fattorini (Il Modello DADA - Didattiche per Ambienti Di Apprendimento:paradigma di una governance innovativa delle istituzioni scolastiche italiane) studia il fenomeno delle scuole Modello DADA, un modello organizzativo che rispetta in pieno e concretamente i principi di una scuola comunità educante in cui si cerca di praticare didattiche costrutti visti che, laboratoriali, operative, in setting didattici variabili e adattabili. Di concerto con un gruppo di Dirigenti scolastici è stato messo a punto un questionario e somministrato, in forma di intervista dialogata dal dottorando, Dirigente scolastico,a 30 DS di scuole riconosciute DADA. Le risposte hanno permesso di analizzare la varietà di “attualizzazioni” e “contestualizzazioni” del Modello didattico e di render conto delle difficoltà connesse alla multifattorialità interagente di eventi all’interno di una scuola. Daniela Di Donato (L’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola. Due esplorazioni nella formazione e nella didattica) sviluppa la ricerca dottorale sulle competenze digitali dei docenti e della loro percezione di efficacia nell’uso delle tecnologie didattiche digitali, attraverso due studi sull’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola: la prima è stata una ricognizione sulle pratiche dei docenti della provincia di Trento nel loro anno di prova e delle Animatrici e Animatori digitali durante il loro primo anno di mandato (2018); la seconda ha indagato l’uso forzato delle tecnologie digitali durante il periodo della Didattica a Distanza, tra febbraio e maggio 2020, cioè durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 e ha coinvolto 1149 docenti su tutto il territorio nazionale.Il variopinto mosaico di ricerche e argomenti presenti in questo volume è un riflesso della capacità del dottorato di fornire uno sguardo ampio e allo stesso tempo approfondito sui molteplici aspetti che caratterizzano la psicologia sociale, lo sviluppo e la ricerca educativa. Nonostante la diversità di questi contributi, emergono alcuni temi comuni che attraversano le ricerche. Uno di questi è il ruolo fondamentale che la scuola svolge nella crescita educativa e culturale delle vite degli studenti e nel promuovere apprendimenti significativi e più ampi livelli di socializzazione. Ogni studio, a suo modo, si concentra su come migliorare l’esperienza educativa e contribuire allo sviluppo delle competenze e delle abilità degli studenti. Le ricerche presentate non solo approfondiscono la nostra comprensione delle dinamiche sociali, dell’istruzione e dello sviluppo, ma ci offrono anche nuove prospettive per affrontare tali sfide in un mondo in continua evoluzione. Guardando al futuro della ricerca psicologica ed educativa, questo volume offre uno spaccato delle sfide e delle opportunità che ci aspettano. Le ricerche raccolte qui non solo ampliano la nostra comprensione delle dinamiche sociali, dell’istruzione e dello sviluppo, ma offrono anche nuove prospettive su come affrontare tali sfide nel mondo in continua evoluzione. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, il contributo della ricerca svolge un ruolo cruciale nel guidare il progresso e il benessere delle nostre società. Il volume intende quindi essere un omaggio alla dedizione e all’impegno dei dottorandi, dei docenti e di tutti coloro che hanno contribuito in questi ultimi anni a far emergere un terreno di sviluppo culturale innovativo nel panorama della ricerca italiana. Rappresenta anche un auspicio per il futuro della ricerca psicologica ed educativa, indicando nuovi percorsi e sfide da affrontare, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il sapere nel campo della psicologia sociale, dello sviluppo e della ricerca educativa
Scuola, formazione e dimensioni del benessere. Ricerche psico-pedagogiche / Benvenuto, Guido; Livi, Stefano. - (2024). [10.13133/9788893773089].
Scuola, formazione e dimensioni del benessere. Ricerche psico-pedagogiche
Guido Benvenuto;Stefano Livi
2024
Abstract
Il volume raccoglie i contributi di alcuni dottorati che hanno concluso nel 2022 il loro ciclo di studi nel dottorato di ricerca in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e Ricerca Educativa presso l’Università Sapienza di Roma. Dentro l’ampia offerta formativa della Sapienza, che conta circa cento dottorati di ricerca, questo specifico corso è stato progettato con un’aspirazione ambiziosa e stimolante: unire la tradizione e l’esperienza della ricerca educativa con le teorie e le prassi metodologiche della ricerca psicologica. Questo connubio, spesso difficile da realizzare nel contesto accademico italiano, soprattutto nella formazione di terzo livello, ha trovato una direzione condivisa all’interno di questo dottorato. Gli obiettivi formativi del percorso dottorale sono differenziati in base ai curricula proposti: A) CURRICULUM DI PSICOLOGIA SOCIALE, mira a formare ricercatori capaci di lavorare in due principali aree tematiche: la prima ha l’intento di comprendere i processi psicologico sociali di base (processi intra e intergruppo, atteggiamenti, pregiudizio e della psicologia ambientale) attraverso metodologie di ricerca empirica, fondate in senso quantitativo e sperimentale; una seconda area ha l’obiettivo di formare ricercatori capaci di leggere i fenomeni sociali attraverso la psicologia culturale e di analizzare i fenomeni psicosociali come prodotto emergente dell’interazione sociale e discorsiva fra attori. Queste due aree tengono conto dei diversi contesti di riferimento, quali organizzativo, del marketing, delle organizzazioni educative, politico, medico-sanitarie, e delle famiglie. B) CURRICULUM IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELLA RICERCA EDUCATIVA, ha l’obiettivo di fornire competenze innovative sia nel campo della sperimentazione didattica che della ricerca psicologica in età evolutiva. Per quanto riguarda la ricerca educativa l’obiettivo è quello di realizzare progetti di ricerca riguardanti le riforme che hanno interessato il sistema formativo nazionale, la riforma delle politiche attive per il lavoro (ad es., formazione continua, orientamento). Per quanto riguarda la ricerca nella psicologia dello sviluppo l’obiettivo è la formazione di esperti con una conoscenza avanzata dei metodi di ricerca specifici capaci di valutare criticamente le più attuali teorie dello sviluppo e capaci di pianificare, definire ed elaborare attività di ricerca differenti nello studio dei fattori biologici, sociali e culturali legati allo sviluppo dei bambini e degli adolescenti. C) CURRICULUM MIGRATION STUDIES: PSYCHOLOGICAL, SOCIAL AND EDUCATIONAL ISSUES, che fornisce approcci metodologici, sociali e umanistici al tema della migrazione e contribuisce a una maggiore comprensione degli studi dei fenomeni migratori. Il programma di dottorato comprende corsi che esaminano, con un approccio multidimensionale e con metodi quantitativi e qualitativi, aspetti sociali, evolutivi ed educativi dei fenomeni migratori. Il programma triennale offre competenze avanzate nel campo della migrazione internazionale con forti collaborazioni accademiche con altre università. In questo volume, che raccoglie alcune sintesi delle ricerche dottorali del 33° e 34° ciclo,i dottorandi diventano il frutto tangibile di questa esperienza unica, dove le frontiere tra la ricerca educativa e psicologica si fondono e si arricchiscono reciprocamente. Ogni contributo racchiuso in queste pagine testimonia della ricchezza e della diversità degli argomenti affrontati, dimostrando la vastità del campo di studi e l’ampiezza delle sfaccettature che la ricerca educativa e la psicologia possono abbracciare. I contributi presenti in questo volume coprono un ampio spettro di argomenti, riflettendo l’ampiezza e la profondità della ricerca condotta all’interno del dottorato e rappresentano un momento di crescita intellettuale e professionale. Ogni ricerca rappresenta uno sforzo dedicato a esplorare, comprendere e approfondire i diversi aspetti della Psicologia Sociale, dello Sviluppo e Ricerca Educativa. Questi argomenti variano dalla valutazione delle competenze nell’ambiente scolastico, all’alfabetizzazione e inclusione della popolazione migrante, all’intervento sulle competenze sociali degli adolescenti con disturbo dello spettro autistico, alla didattica laboratoriale nella formazione delle future maestre di scuola primaria, all’arte della danza come strumento pedagogico, fino all’analisi dei risultati alle prove INVALSI degli studenti Montessori e all’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola. Il titolo che abbiamo dato alla raccolta, Scuola, formazione e dimensioni del benessere. Ricerche psico-pedagogiche, nasce dalla precisa volontà che i due curatori, Stefano Livi, coordinatore del Dottorato per due mandati triennali, e Guido Benvenuto, a seguire e attualmente in carica, hanno portato avanti, insieme al Collegio nelle diverse ricerche dottorali: indagare i contesti sociali, dello sviluppo e dell’educazione come contesti multidimensionali, con uno sguardo di ricerca psico-pedagogica, attraverso ricerche quali-quantitative e sempre più approcci misti. Una breve sintesi dei diversi contributi, seguendo nell’ordine di presentazione nel volume delle diverse ricerche dottorali, può illustrare la varietà delle tematiche, la multidimensionalità delle domande di ricerca, la rigorosità nei differenti approcci metodologici. Cristiana De Santis (Competenze e valutazione nel modello DADA - Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) riporta l’analisi dell’organizzazione e dello sviluppo di due innovazioni didattiche realizzate in una scuola secondaria di primo grado di Roma: il modello DADA e l’i-Pad come strumento didattico per una sperimentazione digitale. Lo studio di caso affronta, di fatto, il tema dello sviluppo di competenze e le relative modalità di valutazione, monitorando i progetti di innovazione, dalla pianificazione alla realizzazione sul campo, analizzando le pratiche dei docenti e il punto di vista dei genitori.Sara Gabrielli (Alfabetizzazione e inclusione della popolazione adulta migrante nel contesto scolastico italiano: il caso dei CPIA) indaga le pratiche di alfabetizzazione e inclusione della popolazione migrante in Italia, nello specifico nei livelli linguistici A1 e A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER). Il contesto scelto è quello dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, i CPIA, cui la popolazione adulta migrante ha accesso per acquisire la conoscenza della lingua e della cultura italiana. La ricerca, attraverso osservazioni in classe, interviste agli insegnanti e analisi dei libri di testo ha indagato quanto le variabili didattiche e le dimensioni psico-sociali contribuiscano fortemente sui livelli di istruzione e di inclusione sociale. Laura Maria Fatta (PEERS®, intervento sulle competenze sociali per adolescenti con disturbo dello spettro autistico - ASD: il primo studio pilota RCT italiano) analizza un intervento manualizzato per lo sviluppo delle competenze sociali rivolto ad adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), attualmente non validato in Italia. La ricerca, di tipo sperimentale e rappresentando il primo studio pilota RCT italiano su questo tema, coinvolge adolescenti con ASD. Gli outcome sono valutati su quattro diversi momenti e considerano sia aspetti primari, come le abilità sociali, sia secondari, come la regolazione delle emozioni e le condizioni co-occorrenti. I risultati evidenziano differenze statisticamente significative tra i gruppi sia in relazione agli esiti primari, cioè le conoscenze e le prestazioni sociali, sia a quelli secondari, come la regolazione delle emozioni. Federica Gaetano (I laboratori nel curricolo universitario di Scienze della Formazione Primaria. La didattica laboratoriale nella formazione iniziale delle future maestre di scuola primaria)indaga come gli studenti, futuri insegnanti di scuola primaria, impegnati quindi in CdS in Formazione Primaria, possano apprendere i metodi attivi di insegnamento e nello specifico la didattica laboratoriale. La ricerca,nella forma di studi di caso, analizza sei laboratori in tre Università italiane (Padova, Roma La Sapienza e Bari) attraverso l’analisi delle rappresentazioni sui laboratori dei Presidenti dei CdS di Scienze della Formazione Primaria e dei docenti dei laboratori, e un’indagine sulle percezioni degli studenti, con questionari e focus group. Delfina Stella (L’arte del gesto: uno studio sulla pedagogia della danza) sviluppa un percorso arts & inquiry based e sceglie come contesto di analisi l’Accademia sull’Arte del gesto, ideato e diretto dal coreografo Virgilio Sieni. La ricerca si muove in un circolo ermeneutico che comprende: la pratica sul campo, l’osservazione e la riflessione incorporata, il processo creativo condiviso e la pianificazione progettuale. Attraverso interviste, focus, group, analisi documentale dei progetti e osservazione partecipata dell’azione coreografica si presentano studi di caso, a livello nazionale, in contesto scolastico, e internazionale, in contesto sociale. Stefano Scippo (I risultati alle prove INVALSI degli studenti Montessori:un’indagine empirica) sviluppa due domande di ricerca: 1) Quali risultati, in termini di apprendimenti disciplinari misurati dalle prove dell’Invalsi, hanno studentesse e studenti Montessori alla fine della scuola primaria, e durante la scuola secondaria? 2) Quali caratteristiche socio-economico-culturali hanno studentesse e studenti Montessori? Dopo aver ricostruito meticolosamente i percorsi di diverse coorti di studenti che hanno svolto percorsi di studio nelle scuole montessoriane, e richiesto all’Invalsi i risultati alle prove nei diversi anni di percorso scolastico, l’analisi dei dati ha comparato le distribuzioni dei punteggi, per ciascun grado e ciascuna coorte, tra un gruppo sperimentale di montessoriani e un gruppo di controllo costituito da non-montessoriani con le stesse variabili di sfondo. Alessandra Cecalupo (Obiettivi motivazionali individuali, sociali ed aspettative future:l’influenza della famiglia sui percorsi educativi degli studenti)si è concentrata sullo studio della motivazione scolastica nel suo rapporto con gli obiettivi genitoriali percepiti e le percezioni degli studenti sul loro futuro. Queste relazioni sono state analizzate sia nelle scuole secondarie superiori che a livello universitario. Particolare attenzione è stata rivolta all’analisi degli obiettivi individuali e sociali degli studenti, con riferimento all’Achievement Goal Theory. I risultati hanno mostrato l’importante ruolo che diversi aspetti motivazionali svolgono nel mediare il rapporto tra obiettivi genitoriali e aspettative degli studenti sui loro percorsi futuri. Ottavio Fattorini (Il Modello DADA - Didattiche per Ambienti Di Apprendimento:paradigma di una governance innovativa delle istituzioni scolastiche italiane) studia il fenomeno delle scuole Modello DADA, un modello organizzativo che rispetta in pieno e concretamente i principi di una scuola comunità educante in cui si cerca di praticare didattiche costrutti visti che, laboratoriali, operative, in setting didattici variabili e adattabili. Di concerto con un gruppo di Dirigenti scolastici è stato messo a punto un questionario e somministrato, in forma di intervista dialogata dal dottorando, Dirigente scolastico,a 30 DS di scuole riconosciute DADA. Le risposte hanno permesso di analizzare la varietà di “attualizzazioni” e “contestualizzazioni” del Modello didattico e di render conto delle difficoltà connesse alla multifattorialità interagente di eventi all’interno di una scuola. Daniela Di Donato (L’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola. Due esplorazioni nella formazione e nella didattica) sviluppa la ricerca dottorale sulle competenze digitali dei docenti e della loro percezione di efficacia nell’uso delle tecnologie didattiche digitali, attraverso due studi sull’uso delle tecnologie didattiche digitali a scuola: la prima è stata una ricognizione sulle pratiche dei docenti della provincia di Trento nel loro anno di prova e delle Animatrici e Animatori digitali durante il loro primo anno di mandato (2018); la seconda ha indagato l’uso forzato delle tecnologie digitali durante il periodo della Didattica a Distanza, tra febbraio e maggio 2020, cioè durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 e ha coinvolto 1149 docenti su tutto il territorio nazionale.Il variopinto mosaico di ricerche e argomenti presenti in questo volume è un riflesso della capacità del dottorato di fornire uno sguardo ampio e allo stesso tempo approfondito sui molteplici aspetti che caratterizzano la psicologia sociale, lo sviluppo e la ricerca educativa. Nonostante la diversità di questi contributi, emergono alcuni temi comuni che attraversano le ricerche. Uno di questi è il ruolo fondamentale che la scuola svolge nella crescita educativa e culturale delle vite degli studenti e nel promuovere apprendimenti significativi e più ampi livelli di socializzazione. Ogni studio, a suo modo, si concentra su come migliorare l’esperienza educativa e contribuire allo sviluppo delle competenze e delle abilità degli studenti. Le ricerche presentate non solo approfondiscono la nostra comprensione delle dinamiche sociali, dell’istruzione e dello sviluppo, ma ci offrono anche nuove prospettive per affrontare tali sfide in un mondo in continua evoluzione. Guardando al futuro della ricerca psicologica ed educativa, questo volume offre uno spaccato delle sfide e delle opportunità che ci aspettano. Le ricerche raccolte qui non solo ampliano la nostra comprensione delle dinamiche sociali, dell’istruzione e dello sviluppo, ma offrono anche nuove prospettive su come affrontare tali sfide nel mondo in continua evoluzione. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, il contributo della ricerca svolge un ruolo cruciale nel guidare il progresso e il benessere delle nostre società. Il volume intende quindi essere un omaggio alla dedizione e all’impegno dei dottorandi, dei docenti e di tutti coloro che hanno contribuito in questi ultimi anni a far emergere un terreno di sviluppo culturale innovativo nel panorama della ricerca italiana. Rappresenta anche un auspicio per il futuro della ricerca psicologica ed educativa, indicando nuovi percorsi e sfide da affrontare, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il sapere nel campo della psicologia sociale, dello sviluppo e della ricerca educativaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.