La sessione Immaginari ci restituisce la città intorno al GRAB interpretata da artisti che, attraverso l’espressione dell’arte visiva declinata nelle sue forme più varie (dall’incisione al fumetto, dall’olio ai murales, dal film al documentario) l’hanno percorsa e abitata in una finestra temporale di oltre trecento anni aperta tra il Grand Tour e i nostri giorni. Le opere selezionate sono esposte seguendo il percorso del GRAB secondo la successione degli spazi attraversati dall’anello della ciclovia. L’allestimento è suddiviso in due spazi: una quadreria e una sala per la proiezione. I quadri esposti ci propongono interpretazioni di Roma che, a partire dall’iconografia classica, ne trasfigurano i tratti consueti mettendone in luce gli aspetti attraverso uno sguardo desueto evidenziandone i caratteri senza tempo ed effimeri, intimi e introspettivi. Il video, composto da una serie di pellicole girate nei luoghi attraversati dal circuito dagli anni ’50 a oggi, ritrae la città eterna con un ampio registro interpretativo. Ne emerge una realtà urbana che riflette quella culturale e sociale. Le immagini tratte dai film e dai documentari neorealisti danno corpo a una città policentrica nella quale centro e borgate parlano lo stesso linguaggio proletario. Mentre, negli anni Settanta, le pellicole ritraggono nuovi presidii urbani costituiti dalle periferie e dalle enclaves di paesaggio naturale inglobato nella sfrenata espansione edilizia, nelle visioni degli anni Ottanta una città ostile e inospitale fa dell’abitante una vittima senza possibilità di riscatto. Il GRAB è, inoltre, luogo della fuga, dell’incontro e dell’imprevisto, come nelle provocazioni distopiche che proiettano la Roma contemporanea nello scenario di un futuro apocalittico e insperato.

Immaginari / Morgia, Federica. - (2024), pp. 146-167.

Immaginari

Federica Morgia
2024

Abstract

La sessione Immaginari ci restituisce la città intorno al GRAB interpretata da artisti che, attraverso l’espressione dell’arte visiva declinata nelle sue forme più varie (dall’incisione al fumetto, dall’olio ai murales, dal film al documentario) l’hanno percorsa e abitata in una finestra temporale di oltre trecento anni aperta tra il Grand Tour e i nostri giorni. Le opere selezionate sono esposte seguendo il percorso del GRAB secondo la successione degli spazi attraversati dall’anello della ciclovia. L’allestimento è suddiviso in due spazi: una quadreria e una sala per la proiezione. I quadri esposti ci propongono interpretazioni di Roma che, a partire dall’iconografia classica, ne trasfigurano i tratti consueti mettendone in luce gli aspetti attraverso uno sguardo desueto evidenziandone i caratteri senza tempo ed effimeri, intimi e introspettivi. Il video, composto da una serie di pellicole girate nei luoghi attraversati dal circuito dagli anni ’50 a oggi, ritrae la città eterna con un ampio registro interpretativo. Ne emerge una realtà urbana che riflette quella culturale e sociale. Le immagini tratte dai film e dai documentari neorealisti danno corpo a una città policentrica nella quale centro e borgate parlano lo stesso linguaggio proletario. Mentre, negli anni Settanta, le pellicole ritraggono nuovi presidii urbani costituiti dalle periferie e dalle enclaves di paesaggio naturale inglobato nella sfrenata espansione edilizia, nelle visioni degli anni Ottanta una città ostile e inospitale fa dell’abitante una vittima senza possibilità di riscatto. Il GRAB è, inoltre, luogo della fuga, dell’incontro e dell’imprevisto, come nelle provocazioni distopiche che proiettano la Roma contemporanea nello scenario di un futuro apocalittico e insperato.
2024
GRAB the city
9791255540632
mostra; allestimento; immaginario; GRAB
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Immaginari / Morgia, Federica. - (2024), pp. 146-167.
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