Tracciare un perimetro, una forma che si chiude su se stessa, è, nella storia delle città, il primo atto fondativo. Per Roma questo atto è all’origine del mito. La forma ad anello (dal latino anulus, piccolo cerchio) racchiude, protegge e distingue ciò che è all’interno da ciò che è l’esterno, definisce uno spazio, ma allo stesso tempo connette e accorcia le distanze tra i luoghi delle strutture urbane radiali. Roma nella sua esistenza di Urbs Aeterna, nella sua stratificazione, nel suo essere centro del mondo per molto tempo, per varie ragioni, di tracce circolari, più o meno chiuse, incise nella sua struttura urbana ne ha numerose. La sala propone quindi uno sguardo inedito su Roma attraverso queste tracce, reali o immaginate, con una raccolta di progetti, carte, fotografie e interpretazioni che la forma circolare e le sue innumerevoli variazioni assumono per necessità funzionale o immaginazione. Le opere, che abbracciano un lungo arco di tempo naturalmente limitato alla disponibilità degli artefatti, sono disposte senza soluzione di continuità spaziale, come se fossero l’esposizione privata di un collezionista amante di Roma, e raccontano la città dall’epoca imperiale fino alla metropoli del III millennio, dalla Roma Antiqua di Pirro Ligorio al Grande Raccordo Anulare delle Biciclette.

Grab the City. La città per anelli / Ferretti, laura valeria; Valeriani, Andrea. - (2024).

Grab the City. La città per anelli

ferretti, laura valeria;valeriani, andrea
2024

Abstract

Tracciare un perimetro, una forma che si chiude su se stessa, è, nella storia delle città, il primo atto fondativo. Per Roma questo atto è all’origine del mito. La forma ad anello (dal latino anulus, piccolo cerchio) racchiude, protegge e distingue ciò che è all’interno da ciò che è l’esterno, definisce uno spazio, ma allo stesso tempo connette e accorcia le distanze tra i luoghi delle strutture urbane radiali. Roma nella sua esistenza di Urbs Aeterna, nella sua stratificazione, nel suo essere centro del mondo per molto tempo, per varie ragioni, di tracce circolari, più o meno chiuse, incise nella sua struttura urbana ne ha numerose. La sala propone quindi uno sguardo inedito su Roma attraverso queste tracce, reali o immaginate, con una raccolta di progetti, carte, fotografie e interpretazioni che la forma circolare e le sue innumerevoli variazioni assumono per necessità funzionale o immaginazione. Le opere, che abbracciano un lungo arco di tempo naturalmente limitato alla disponibilità degli artefatti, sono disposte senza soluzione di continuità spaziale, come se fossero l’esposizione privata di un collezionista amante di Roma, e raccontano la città dall’epoca imperiale fino alla metropoli del III millennio, dalla Roma Antiqua di Pirro Ligorio al Grande Raccordo Anulare delle Biciclette.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1702570
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