17. Conoscenze, discorsi e politiche

In questo capitolo ci domandiamo qual è il ruolo delle conoscenze nei processi politici e, in particolare, se è sufficiente, per formare buone politiche pubbliche, fare affidamento sulle conoscenze messe a disposizione dal sapere scientifico. È possibile, in altre parole, trasformare il governo della società in una serie di atti cognitivi, che rispondono ai criteri di vero e falso, piuttosto che a quelli di giusto e sbagliato, vantaggioso e svantaggioso? O governare le relazioni sociali, ordinare la società, prevede – ci piaccia o meno – delle decisioni che non sono mai perfettamente riducibili a ciò che prescriverebbe un sapere avalutativo e fattuale, perché sono invece legate allo scontro tra forze avversarie?