L’autore ripercorre una importante fase dell’evoluzione del copyright inglese, a partire dal monopolio del commercio libraio detenuto dalla Stationers Company, attiva sin dal XV secolo, attraverso il rafforzamento del suo potere con l’emanazione del Licensing Act di Carlo II. Il contributo non tralascia il ruolo della giurisprudenza e, in particolare, l’apporto significativo dell’Atkins case all’evoluzione della disciplina della proprietà intellettuale. Il centro della trattazione, però, è rappresentato dalla figura di John Locke, le cui riflessioni hanno permesso, ad alcuni studiosi, di ipotizzare una connessione tra il pensiero del filosofo relativo alla proprietà materiale e il discorso relativo proprietà intellettuale. In realtà, sottolinea l’autore, è solo la giurisprudenza del secolo successivo a Locke a trasferire il suo discorso sul lavoro materiale a quello intellettuale. Altresì, viene sottolineato come solo con il Memorandum contro il rinnovo del licensing act, opera mai data alle stampe, si concretizza il vero apporto del filosofo alla costruzione del copyright. Attraverso un’analisi capillare di questa opera, e non tralasciando anche delle note critiche, il lavoro fornisce un esaustivo quadro dell’apporto fornito dal famoso pensatore all’evoluzione della proprietà intellettuale e, soprattutto, al passaggio dalla censorship al copyright.

Un Memorandum di John Locke tra Censorship e Copyright / Moscati, Laura. - STAMPA. - 4(2004), pp. 127-144.

Un Memorandum di John Locke tra Censorship e Copyright

MOSCATI, Laura
2004

Abstract

L’autore ripercorre una importante fase dell’evoluzione del copyright inglese, a partire dal monopolio del commercio libraio detenuto dalla Stationers Company, attiva sin dal XV secolo, attraverso il rafforzamento del suo potere con l’emanazione del Licensing Act di Carlo II. Il contributo non tralascia il ruolo della giurisprudenza e, in particolare, l’apporto significativo dell’Atkins case all’evoluzione della disciplina della proprietà intellettuale. Il centro della trattazione, però, è rappresentato dalla figura di John Locke, le cui riflessioni hanno permesso, ad alcuni studiosi, di ipotizzare una connessione tra il pensiero del filosofo relativo alla proprietà materiale e il discorso relativo proprietà intellettuale. In realtà, sottolinea l’autore, è solo la giurisprudenza del secolo successivo a Locke a trasferire il suo discorso sul lavoro materiale a quello intellettuale. Altresì, viene sottolineato come solo con il Memorandum contro il rinnovo del licensing act, opera mai data alle stampe, si concretizza il vero apporto del filosofo alla costruzione del copyright. Attraverso un’analisi capillare di questa opera, e non tralasciando anche delle note critiche, il lavoro fornisce un esaustivo quadro dell’apporto fornito dal famoso pensatore all’evoluzione della proprietà intellettuale e, soprattutto, al passaggio dalla censorship al copyright.
2004
Panta rei : studi dedicati a Manlio Bellomo
887831174X
Locke; Censorship; Copyright
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Un Memorandum di John Locke tra Censorship e Copyright / Moscati, Laura. - STAMPA. - 4(2004), pp. 127-144.
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