Il contributo indaga il versante poetico di quella sorta di “testo di Salomè” che si diffonde nella Russia delle lettere e delle arti dell'inizio del Novecento sulla scia delle suggestioni scaturite dalla pièce di Oscar Wilde. Ad essere presi in considerazione sono i testi di alcuni tra i protagonisti della scena poetica russa del tempo, da Aleksandr Blok e Osip Mandel'štam a Michail Kuzmin, da Anna Achmatova e Nikolaj Gumilev a Marina Cvetaeva, senza dimenticare Vladimir Majakovskij e Vladislav Chodasevič. L'ipotesi è che tutte le varianti poetiche siano riconducibili alla biforcazione centrale che si genera nell'immaginazione creativa russa, pur negli inevitabili intrecci tra l'uno e l'altro versante: da un lato viene privilegiato il momento della danza come quintessenza della seduzione femminile, della bellezza fatale e della voluttà rovinosa. Dall'altro si guarda all'atto della decapitazione con una attenzione unica, nel panorama europeo: i russi si appropriano del tema del martire decollato per farne uno specchio della propria condizione esistenziale, con una sofferta identificazione tra il poeta e il profeta (e la Poesia e il Verbo).
Salome sulla Neva'. Riverberi del mito nella poesia russa dell'Età d'Argento / Ferretti, Paola. - (2024), pp. 165-183.
Salome sulla Neva'. Riverberi del mito nella poesia russa dell'Età d'Argento
Paola Ferretti
2024
Abstract
Il contributo indaga il versante poetico di quella sorta di “testo di Salomè” che si diffonde nella Russia delle lettere e delle arti dell'inizio del Novecento sulla scia delle suggestioni scaturite dalla pièce di Oscar Wilde. Ad essere presi in considerazione sono i testi di alcuni tra i protagonisti della scena poetica russa del tempo, da Aleksandr Blok e Osip Mandel'štam a Michail Kuzmin, da Anna Achmatova e Nikolaj Gumilev a Marina Cvetaeva, senza dimenticare Vladimir Majakovskij e Vladislav Chodasevič. L'ipotesi è che tutte le varianti poetiche siano riconducibili alla biforcazione centrale che si genera nell'immaginazione creativa russa, pur negli inevitabili intrecci tra l'uno e l'altro versante: da un lato viene privilegiato il momento della danza come quintessenza della seduzione femminile, della bellezza fatale e della voluttà rovinosa. Dall'altro si guarda all'atto della decapitazione con una attenzione unica, nel panorama europeo: i russi si appropriano del tema del martire decollato per farne uno specchio della propria condizione esistenziale, con una sofferta identificazione tra il poeta e il profeta (e la Poesia e il Verbo).File | Dimensione | Formato | |
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