Giusto de' Conti da Valmontone, autore nel 1440 di un canzoniere noto con il titolo "La bella mano" ambientato a Bologna, è il più importante lirico del "secolo" 1375-1475. Per la sua capacità di acquisire il linguaggio petrarchesco, fonderlo con apporti dell'intera tradizione, e piegarlo al canto di una vicenda amorosa nuova, in cui la figura femminile suscita e tradisce speranze, Giusto ebbe per secoli molti lettori e imitatori. L'autore del volume, che a questo poeta ha già dedicato una monografia, è impegnato da anni nelle ricerche richieste dalla complessa edizione critica delle sue rime: questo volume, facendo tesoro dei risultati di queste indagini, alcuni già pubblicati in sedi non sempre accessibili ma in massima parte originali, si è proposto di fornire un ritratto più compiuto e maturo dell'autore e delle sue opere.
«Come io stirpo le sue piume». Nuovi studi contiani / Pantani, Italo. - (2024), pp. 1-260.
«Come io stirpo le sue piume». Nuovi studi contiani
Italo Pantani
2024
Abstract
Giusto de' Conti da Valmontone, autore nel 1440 di un canzoniere noto con il titolo "La bella mano" ambientato a Bologna, è il più importante lirico del "secolo" 1375-1475. Per la sua capacità di acquisire il linguaggio petrarchesco, fonderlo con apporti dell'intera tradizione, e piegarlo al canto di una vicenda amorosa nuova, in cui la figura femminile suscita e tradisce speranze, Giusto ebbe per secoli molti lettori e imitatori. L'autore del volume, che a questo poeta ha già dedicato una monografia, è impegnato da anni nelle ricerche richieste dalla complessa edizione critica delle sue rime: questo volume, facendo tesoro dei risultati di queste indagini, alcuni già pubblicati in sedi non sempre accessibili ma in massima parte originali, si è proposto di fornire un ritratto più compiuto e maturo dell'autore e delle sue opere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.