Il contributo analizza l'ingresso come esperienza spaziale in tre opere dell'architetto Giuseppe Terragni: il Novocomum, Casa Rustici e l'Asilo Sant'Elia. Attraverso un approccio teorico e pratico, si esplora la relazione tra spazio e osservatore nel momento cruciale dell'arrivo. La tesi si sviluppa attraverso una sequenza di esperienze sensoriali, partendo dalla netta separazione tra esterno e interno nel Novocomum, passando per l'approccio "transitorio" di Casa Rustici con passerelle e aperture, fino alla fluida continuità tra interno ed esterno dell'Asilo Sant'Elia. Si evidenziano le caratteristiche di ciascun ingresso, dalla simmetria razionale alla trasparenza dinamica, sottolineando come l'esperienza spaziale influenzi la percezione dell'architettura. La ricerca si basa su concetti di spazialità, trasparenza e interazione, offrendo una prospettiva critica sull'evoluzione delle idee architettoniche di Terragni e la loro relazione con l'ambiente circostante. La riflessione si conclude enfatizzando l'importanza di considerare l'ingresso non solo come un passaggio fisico, ma come un processo multisensoriale e emotivo che contribuisce alla comprensione e all'apprezzamento dell'architettura. La ricerca attinge a una varietà di fonti bibliografiche, comprese opere di Pallasmaa, Zumthor, Zevi e contributi specifici su Terragni, per offrire un approccio approfondito alla tematica trattata.
Dalla meccanicità all'organicità. L'ingresso all'edificio come esperienza spaziale in tre opere di Terragni / Varga, Peter. - (2023), pp. 213-243.
Dalla meccanicità all'organicità. L'ingresso all'edificio come esperienza spaziale in tre opere di Terragni
Peter Varga
2023
Abstract
Il contributo analizza l'ingresso come esperienza spaziale in tre opere dell'architetto Giuseppe Terragni: il Novocomum, Casa Rustici e l'Asilo Sant'Elia. Attraverso un approccio teorico e pratico, si esplora la relazione tra spazio e osservatore nel momento cruciale dell'arrivo. La tesi si sviluppa attraverso una sequenza di esperienze sensoriali, partendo dalla netta separazione tra esterno e interno nel Novocomum, passando per l'approccio "transitorio" di Casa Rustici con passerelle e aperture, fino alla fluida continuità tra interno ed esterno dell'Asilo Sant'Elia. Si evidenziano le caratteristiche di ciascun ingresso, dalla simmetria razionale alla trasparenza dinamica, sottolineando come l'esperienza spaziale influenzi la percezione dell'architettura. La ricerca si basa su concetti di spazialità, trasparenza e interazione, offrendo una prospettiva critica sull'evoluzione delle idee architettoniche di Terragni e la loro relazione con l'ambiente circostante. La riflessione si conclude enfatizzando l'importanza di considerare l'ingresso non solo come un passaggio fisico, ma come un processo multisensoriale e emotivo che contribuisce alla comprensione e all'apprezzamento dell'architettura. La ricerca attinge a una varietà di fonti bibliografiche, comprese opere di Pallasmaa, Zumthor, Zevi e contributi specifici su Terragni, per offrire un approccio approfondito alla tematica trattata.File | Dimensione | Formato | |
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