Il lavoro condotto sul terreno durante il 2006 nella regione di Sheikh e Bir el Obeiyid ha inaugurato un nuovo ciclo di ricerche che permetteranno di integrare i dati raccolti nelle precedenti fasi di indagine dalle diverse zone della depressione, ampliando le conoscenze relative alle fasi più avanzate dell’Olocene. La conoscenza di nuove forme di insediamento, di possibili tracciati commerciali in contatto con il Basso e Alto Nilo, verranno accompagnate dalla ricostruzione paleoambientale e geomorfologica per verificare l’ipotesi che, durante la fase di deterioramento climatico del V millennio a.C., quest’area fosse divenuta un percorso strategico verso la valle del Nilo. I risultati delle nuove ricerche si vanno a inserire nell’ampio panorama dell’occupazione della regione, ricostruito attraverso l’attività, ormai ventennale, della Missione Italiana nell’Oasi di Farafra. Come si è mostrato nella prima parte di questa relazione, la strategia attuale tende alla divulgazione di questi importanti risultati attraverso una politica che li renda fruibili, in primo luogo, alla comunità locale. Al tempo stesso, la scoperta di nuovi settori territoriali e di nuovi documenti archeologici, procede di pari passo con un piano generale di salvaguardia e valorizzazione. Lo strumento principale di tale politica appare la creazione di un grande archivio informatizzato, che in futuro potrà essere reso accessibile anche agli operatori culturali del posto. Il lavoro di studio degli esperti procede insieme al lavoro di pubblicazione e divulgazione dei risultati attraverso sistemi multimediali. A questo riguardo è in corso di allestimento il sito Web dove figureranno le linee di base del Progetto Pilota e lo stato di avanzamento (progetto Sig.Cinzia Geromino). Il sito sarà collegato tramite links con i principali centri universitari e istituzionali che svolgono attività di ricerca e di salvaguardia del patrimonio sul territorio africano.
Oasi di Farafra - Un quadro delle più recenti ricerche / Barich, Barbara; Lucarini, G.. - STAMPA. - III(2009), pp. 9-18.
Oasi di Farafra - Un quadro delle più recenti ricerche
BARICH, Barbara;
2009
Abstract
Il lavoro condotto sul terreno durante il 2006 nella regione di Sheikh e Bir el Obeiyid ha inaugurato un nuovo ciclo di ricerche che permetteranno di integrare i dati raccolti nelle precedenti fasi di indagine dalle diverse zone della depressione, ampliando le conoscenze relative alle fasi più avanzate dell’Olocene. La conoscenza di nuove forme di insediamento, di possibili tracciati commerciali in contatto con il Basso e Alto Nilo, verranno accompagnate dalla ricostruzione paleoambientale e geomorfologica per verificare l’ipotesi che, durante la fase di deterioramento climatico del V millennio a.C., quest’area fosse divenuta un percorso strategico verso la valle del Nilo. I risultati delle nuove ricerche si vanno a inserire nell’ampio panorama dell’occupazione della regione, ricostruito attraverso l’attività, ormai ventennale, della Missione Italiana nell’Oasi di Farafra. Come si è mostrato nella prima parte di questa relazione, la strategia attuale tende alla divulgazione di questi importanti risultati attraverso una politica che li renda fruibili, in primo luogo, alla comunità locale. Al tempo stesso, la scoperta di nuovi settori territoriali e di nuovi documenti archeologici, procede di pari passo con un piano generale di salvaguardia e valorizzazione. Lo strumento principale di tale politica appare la creazione di un grande archivio informatizzato, che in futuro potrà essere reso accessibile anche agli operatori culturali del posto. Il lavoro di studio degli esperti procede insieme al lavoro di pubblicazione e divulgazione dei risultati attraverso sistemi multimediali. A questo riguardo è in corso di allestimento il sito Web dove figureranno le linee di base del Progetto Pilota e lo stato di avanzamento (progetto Sig.Cinzia Geromino). Il sito sarà collegato tramite links con i principali centri universitari e istituzionali che svolgono attività di ricerca e di salvaguardia del patrimonio sul territorio africano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.