Con l’elezione a pontefice di Maffeo Barberini (1568-1644), come Urbano VIII (1623-1644) l’esigenza di adeguare lo status della famiglia alla nuova condizione si esplicò, come è noto, nella ricerca di un luogo adatto alla costruzione di un palazzo che potesse competere con quelli delle famiglie papali più importanti, dai Farnese ai Borghese. Ad occuparsene, come da tradizione, fu il cardinal nepote, Francesco Barberini (1597-1679), nominato alla porpora meno di due mesi dopo l’inizio del pontificato.
Un locus amoenus per i Barberini: una villa a Porta Portese / Russo, A. - (2017), pp. 355-364. - DENTRO IL PALAZZO.
Un locus amoenus per i Barberini: una villa a Porta Portese
Russo A
2017
Abstract
Con l’elezione a pontefice di Maffeo Barberini (1568-1644), come Urbano VIII (1623-1644) l’esigenza di adeguare lo status della famiglia alla nuova condizione si esplicò, come è noto, nella ricerca di un luogo adatto alla costruzione di un palazzo che potesse competere con quelli delle famiglie papali più importanti, dai Farnese ai Borghese. Ad occuparsene, come da tradizione, fu il cardinal nepote, Francesco Barberini (1597-1679), nominato alla porpora meno di due mesi dopo l’inizio del pontificato.File allegati a questo prodotto
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