Il capolavoro del Nabokov russo, "Il dono", è inserito in un percorso di incompatibilità, giustapposizione e contrapposizione tra la Berlino tedesca e quella russa, risolto però, a differenza di quanto fa la più parte dei molto numerosi interpreti, non in termini culturali, o addirittura etici, ma piuttosto su una serie di superfici slittanti e tangenti dello spazio fisico e dello spazio testuale, meno nettamente contrapposte di quanto è solito intendere, ibridate dall'ironia; si distingue poi un vettore spaziale est-ovest, esteso a numerose altre opere del Nabokov russo, in questo caso pienamente indirizzato secondo una direttiva d'oltre Reno, oltretutto molto simbolicamente bidirezionale, con punto d'arrivo ancora più "oltre" (in un aldilà che è insieme sia la Russia del passato che gli Stati Uniti del futuro);
Nei dintorni del "Dono": superfici e vettori europei del Nabokov russo / Caramitti, Mario. - (2024), pp. 244-266. - COSTELLAZIONI.
Nei dintorni del "Dono": superfici e vettori europei del Nabokov russo
caramitti mario
2024
Abstract
Il capolavoro del Nabokov russo, "Il dono", è inserito in un percorso di incompatibilità, giustapposizione e contrapposizione tra la Berlino tedesca e quella russa, risolto però, a differenza di quanto fa la più parte dei molto numerosi interpreti, non in termini culturali, o addirittura etici, ma piuttosto su una serie di superfici slittanti e tangenti dello spazio fisico e dello spazio testuale, meno nettamente contrapposte di quanto è solito intendere, ibridate dall'ironia; si distingue poi un vettore spaziale est-ovest, esteso a numerose altre opere del Nabokov russo, in questo caso pienamente indirizzato secondo una direttiva d'oltre Reno, oltretutto molto simbolicamente bidirezionale, con punto d'arrivo ancora più "oltre" (in un aldilà che è insieme sia la Russia del passato che gli Stati Uniti del futuro);I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.