Indagare i significati che racchiude oggi l'architettura in relazione ai luoghi di lavoro, in un'era di forti innovazioni, e di quali siano le caratteristiche principali di un'architettura espressione dei cambiamenti in atto, comporta la comprensione di questioni essenzialmente legate a diversi ambiti, quali quelli sociali, tecnologici, architettonici ed economici. In questo contesto e in questi ultimi anni il mondo del lavoro ha subito drastici cambiamenti, che hanno influito anche sull'organizzazione fisica degli spazi destinati al terziario. La diffusione delle Information and Communication Technologies sta portando alla definizione di nuove possibilità di gestione e di modalità di organizzazione del lavoro e di conseguenza alla trasformazione degli spazi ad esso dedicati. Molti di questi edifici vanno rifunzionalizzati, in base alle nuove necessità di carattere tecnologico e normativo. Questo ha reso insufficiente molte delle conoscenze, imponendo la necessità di rivedere le concezioni progettuali fino ad oggi utilizzate. Ci si chiede, dunque, quale sia il motore trainante del cambiamento e quale forma dare ai vecchi edifici del lavoro plasmati dalla rivoluzione tecnologica. Le nuove tecnologie dell'informazione consentono non solo di elaborare e immagazzinare l'informazione, ma anche di accedervi senza difficoltà. La diffusione di un nuovo concetto di città intelligente, basato sul principio della rete, individua la possibilità di sperimentare la riqualificazione di un edificio che interagisce con l'ambiente costruito urbano. La ricerca intende mettere a sistema un campione significativo di edifici esistenti, con i requisiti spaziali e tecnologici propri degli Ambient Intelligence (AmI). Il risultato sarà uno strumento in grado di fornire una serie di dati quantitativi e qualitativi, e di definire un nuovo quadro esigenziale e prestazionale per gli spazi e gli edifici per uffici coinvolti in questo processo di trasformazione tecnologica.

Vincitrice del bando Avvio alla Ricerca 2017 - di tipo 1 - finanziamento: 1000 euro "Architetture per il terziario. Metodi e strumenti per la riqualificazione smart di edifici ad uso direzionale." Prot. AR11715C815064D9 / Mangiatordi, Anna. - (2017).

Vincitrice del bando Avvio alla Ricerca 2017 - di tipo 1 - finanziamento: 1000 euro "Architetture per il terziario. Metodi e strumenti per la riqualificazione smart di edifici ad uso direzionale." Prot. AR11715C815064D9

mangiatordi anna
2017

Abstract

Indagare i significati che racchiude oggi l'architettura in relazione ai luoghi di lavoro, in un'era di forti innovazioni, e di quali siano le caratteristiche principali di un'architettura espressione dei cambiamenti in atto, comporta la comprensione di questioni essenzialmente legate a diversi ambiti, quali quelli sociali, tecnologici, architettonici ed economici. In questo contesto e in questi ultimi anni il mondo del lavoro ha subito drastici cambiamenti, che hanno influito anche sull'organizzazione fisica degli spazi destinati al terziario. La diffusione delle Information and Communication Technologies sta portando alla definizione di nuove possibilità di gestione e di modalità di organizzazione del lavoro e di conseguenza alla trasformazione degli spazi ad esso dedicati. Molti di questi edifici vanno rifunzionalizzati, in base alle nuove necessità di carattere tecnologico e normativo. Questo ha reso insufficiente molte delle conoscenze, imponendo la necessità di rivedere le concezioni progettuali fino ad oggi utilizzate. Ci si chiede, dunque, quale sia il motore trainante del cambiamento e quale forma dare ai vecchi edifici del lavoro plasmati dalla rivoluzione tecnologica. Le nuove tecnologie dell'informazione consentono non solo di elaborare e immagazzinare l'informazione, ma anche di accedervi senza difficoltà. La diffusione di un nuovo concetto di città intelligente, basato sul principio della rete, individua la possibilità di sperimentare la riqualificazione di un edificio che interagisce con l'ambiente costruito urbano. La ricerca intende mettere a sistema un campione significativo di edifici esistenti, con i requisiti spaziali e tecnologici propri degli Ambient Intelligence (AmI). Il risultato sarà uno strumento in grado di fornire una serie di dati quantitativi e qualitativi, e di definire un nuovo quadro esigenziale e prestazionale per gli spazi e gli edifici per uffici coinvolti in questo processo di trasformazione tecnologica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1699875
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