Il termine sensōbungaku (letteratura di guerra), con cui in Giappone sono definite le narrazioni a tema bellico, è un termine generale che comprende opere appartenenti a generi diversi ma specificamente prodotte in periodi differenti dell’era moderna. In realtà, racconti di azioni guerresche o di gesta eroiche non sono una prerogativa della modernità per l’arcipelago, la cui storia letteraria vide già a partire dal XIII sec. l’affermarsi di un genere vero e proprio incentrato sulle narrazioni di scontri e battaglie: i gunki monogatari (racconti di gesta belliche). Sviluppato attorno alla vita delle famiglie dell’aristocrazia guerriera e sulle lotte di potere interne ed esterne a esse, questo genere trasferì sul piano letterario la transizione storica del potere dalle mani dell’aristocrazia di corte a quelle dell’aristocrazia militare, che inaugurò nel 1185 l’epoca medievale. Tuttavia, a distinguere in modo sostanziale la produzione moderna e contemporanea da quella precedente è il concetto stesso di “guerra”: se prima indicava essenzialmente una lotta tra clan rivali, dal 1868 in poi si tinse invece di una connotazione identitaria più ampia e andò a designare un conflitto tra lo stato-nazione giapponese e altre potenze mondiali. In maniera analoga, anche l’idea di “nemico” cambiò radicalmente: da membro di una casata, un dominio o una fazione avversa a milite di una nazione ostile. Questo cambiamento di prospettiva ebbe un chiaro riflesso anche a livello letterario, dove l’eroismo dei singoli fu immancabilmente rappresentato come simbolo di una virtù guerriera nazionale, almeno fino alla sconfitta del 1945.
L'espansione coloniale e la letteratura di guerra / Romagnoli, Stefano. - (2023), pp. 236-247.
L'espansione coloniale e la letteratura di guerra
Romagnoli, Stefano
2023
Abstract
Il termine sensōbungaku (letteratura di guerra), con cui in Giappone sono definite le narrazioni a tema bellico, è un termine generale che comprende opere appartenenti a generi diversi ma specificamente prodotte in periodi differenti dell’era moderna. In realtà, racconti di azioni guerresche o di gesta eroiche non sono una prerogativa della modernità per l’arcipelago, la cui storia letteraria vide già a partire dal XIII sec. l’affermarsi di un genere vero e proprio incentrato sulle narrazioni di scontri e battaglie: i gunki monogatari (racconti di gesta belliche). Sviluppato attorno alla vita delle famiglie dell’aristocrazia guerriera e sulle lotte di potere interne ed esterne a esse, questo genere trasferì sul piano letterario la transizione storica del potere dalle mani dell’aristocrazia di corte a quelle dell’aristocrazia militare, che inaugurò nel 1185 l’epoca medievale. Tuttavia, a distinguere in modo sostanziale la produzione moderna e contemporanea da quella precedente è il concetto stesso di “guerra”: se prima indicava essenzialmente una lotta tra clan rivali, dal 1868 in poi si tinse invece di una connotazione identitaria più ampia e andò a designare un conflitto tra lo stato-nazione giapponese e altre potenze mondiali. In maniera analoga, anche l’idea di “nemico” cambiò radicalmente: da membro di una casata, un dominio o una fazione avversa a milite di una nazione ostile. Questo cambiamento di prospettiva ebbe un chiaro riflesso anche a livello letterario, dove l’eroismo dei singoli fu immancabilmente rappresentato come simbolo di una virtù guerriera nazionale, almeno fino alla sconfitta del 1945.File | Dimensione | Formato | |
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