Nel 1479, il giovanissimo Giovanni Pico della Mirandola giunse a Ferrara, per approfondire le proprie conoscenze umanistiche. L'esperienza fu molto positiva: non soltanto essa incoraggiò la vena poetica elegiaca di Pico, ma portò quest'ultimo a stringere rapporti di amicizia con i suoi maestri (come Battista Guarini), compagni di studi (Ludovico Pittorio), poeti autorevoli (Tito Strozzi). Pico però non si limitò ad apprendere: mentre infatti l'ambiente poetico estense aveva gradualmente abbandonato l'elegia amorosa, per prediligere temi come i valori civili e gli affetti familiari, Pico riporta la passione amorosa al centro dei suoi versi, ottenendo consensi perfino entusiastici.
Una stagione della poesia estense neolatina: tra prevalente interesse per gli affetti familiari, e il rilancio pichiano dell’elegia classica / Pantani, Italo. - (2024), pp. 133-141.
Una stagione della poesia estense neolatina: tra prevalente interesse per gli affetti familiari, e il rilancio pichiano dell’elegia classica
Italo Pantani
2024
Abstract
Nel 1479, il giovanissimo Giovanni Pico della Mirandola giunse a Ferrara, per approfondire le proprie conoscenze umanistiche. L'esperienza fu molto positiva: non soltanto essa incoraggiò la vena poetica elegiaca di Pico, ma portò quest'ultimo a stringere rapporti di amicizia con i suoi maestri (come Battista Guarini), compagni di studi (Ludovico Pittorio), poeti autorevoli (Tito Strozzi). Pico però non si limitò ad apprendere: mentre infatti l'ambiente poetico estense aveva gradualmente abbandonato l'elegia amorosa, per prediligere temi come i valori civili e gli affetti familiari, Pico riporta la passione amorosa al centro dei suoi versi, ottenendo consensi perfino entusiastici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.