I contributi di questo volume prendono le mosse dal convegno “Tradizioni produttive e culture dell’abitare” che ha visto riunirsi architetti, ingegneri, paesaggisti, urbanisti, antropologi, geografi, economisti per affrontare con la ricchezza della molteplicità dei punti di vista l’evoluzione delle tradizioni produttive dei territori e dei centri rurali dei due ambiti citati, misurandosi con gli effetti nei processi e nella cultura dell’abitare. L’opera è articolata in tre parti. La prima è incentrata sui territori vitivinicoli tra paesaggio e produzione. La geografia e i paesaggi dell’industria vinicola vengono affrontati tra tradizione, tutela e invenzione. Si considerano processi proiettivi e criticità di territori interessati da una grande dinamicità per via della inarrestabile crescita del settore vitivinicolo. Molte le dinamiche evidenziate nei processi: da un lato i rischi della forza dei marchi e delle certificazioni, che attingono alla memoria con le regole del mercato, dall’altro effetti positivi e criticità della tutela nei siti premiati dal riconoscimento UNESCO. In particolare è interessante l’analisi di quanto accade a cavallo della frontiera dei perimetri UNESCO, al di là e al di qua delle buffer zone. Quali sono le dinamiche economiche degli ecosistemi culturali? Le zone Buffer sono più vitali dei siti perimetrati? La seconda parte è dedicata ai territori rurali tra permanenza e abbandono. In particolare vengono declinate diverse “ruralità calanti” alla luce di permanenze e turismo nel Centro Italia. I contributi sono riferiti a ricerche che operano in due contesti: quelli in cui l’abbandono delle tradizioni produttive, delle vocazioni storiche rurali, è un fenomeno avanzato, o molto insidiato da altri fattori, come i turismi di massa o d’élite che siano. Dall’altro gli areali, interni, montani, in cui la perifericità ha permesso che si mantenesse anche una certa economia rurale, meno insidiata e, recentemente, vagamente dinamizzata. Infine la terza parte considera i paesaggi rurali produttivi della Sardegna tra abbandono e rinascita. In questa sessione si apre alla scala del progetto architettonico e dei legami col paesaggio. I testi indagano la struttura del territorio basata su villaggi e reti di villaggi che hanno strutturato storicamente il paesaggio rurale della Sardegna, partendo dall’idea che si tratti dei dispositivi urbani minimi di gestione del territorio produttivo per eccellenza. La si associa al modello insediativo Mediterraneo fondato sull’accentramento.

Tradizioni produttive e culture dell'abitare / Curra', Edoardo; Marzo, Alberto. - (2023).

Tradizioni produttive e culture dell'abitare

Edoardo Curra';Alberto Marzo
2023

Abstract

I contributi di questo volume prendono le mosse dal convegno “Tradizioni produttive e culture dell’abitare” che ha visto riunirsi architetti, ingegneri, paesaggisti, urbanisti, antropologi, geografi, economisti per affrontare con la ricchezza della molteplicità dei punti di vista l’evoluzione delle tradizioni produttive dei territori e dei centri rurali dei due ambiti citati, misurandosi con gli effetti nei processi e nella cultura dell’abitare. L’opera è articolata in tre parti. La prima è incentrata sui territori vitivinicoli tra paesaggio e produzione. La geografia e i paesaggi dell’industria vinicola vengono affrontati tra tradizione, tutela e invenzione. Si considerano processi proiettivi e criticità di territori interessati da una grande dinamicità per via della inarrestabile crescita del settore vitivinicolo. Molte le dinamiche evidenziate nei processi: da un lato i rischi della forza dei marchi e delle certificazioni, che attingono alla memoria con le regole del mercato, dall’altro effetti positivi e criticità della tutela nei siti premiati dal riconoscimento UNESCO. In particolare è interessante l’analisi di quanto accade a cavallo della frontiera dei perimetri UNESCO, al di là e al di qua delle buffer zone. Quali sono le dinamiche economiche degli ecosistemi culturali? Le zone Buffer sono più vitali dei siti perimetrati? La seconda parte è dedicata ai territori rurali tra permanenza e abbandono. In particolare vengono declinate diverse “ruralità calanti” alla luce di permanenze e turismo nel Centro Italia. I contributi sono riferiti a ricerche che operano in due contesti: quelli in cui l’abbandono delle tradizioni produttive, delle vocazioni storiche rurali, è un fenomeno avanzato, o molto insidiato da altri fattori, come i turismi di massa o d’élite che siano. Dall’altro gli areali, interni, montani, in cui la perifericità ha permesso che si mantenesse anche una certa economia rurale, meno insidiata e, recentemente, vagamente dinamizzata. Infine la terza parte considera i paesaggi rurali produttivi della Sardegna tra abbandono e rinascita. In questa sessione si apre alla scala del progetto architettonico e dei legami col paesaggio. I testi indagano la struttura del territorio basata su villaggi e reti di villaggi che hanno strutturato storicamente il paesaggio rurale della Sardegna, partendo dall’idea che si tratti dei dispositivi urbani minimi di gestione del territorio produttivo per eccellenza. La si associa al modello insediativo Mediterraneo fondato sull’accentramento.
2023
Architettura vernacolare; Paesaggi rurali; Fragilità territoriale; Aree interne; Turismo
Curra', Edoardo; Marzo, Alberto
06 Curatela::06a Curatela
Tradizioni produttive e culture dell'abitare / Curra', Edoardo; Marzo, Alberto. - (2023).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1699656
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