Gli studi critici sulle migrazioni postcoloniali degli ultimi anni si sono caratterizzati per la comparsa di un insieme di riflessioni note come Autonomia delle Migrazioni, teoria che consente di rifiutare la rappresentazione della mobilità come flusso che risponde a regole di spinta e attrazione, ma al contrario, permette di leggerla come un campo strategico popolato da soggettività con diversi posizionamenti, in cui le persone in movimento sono soggetti politici capaci di trasformazione sulla propria vita e sullo spazio che attraversano, agendo e modificando i rapporti di forza esistenti. Adottando questa postura, la mobilità diventa una forza collettiva produttiva e creativa che negozia e risignifica lo spazio. La negoziazione e la trasformazione dello spazio risultano fondamentali se si vogliono indagare le interazioni tra i processi di controllo e quelli di mobilità. L’intento del contributo è infatti quello di indagare il rapporto tra il processo di esternalizzazione delle frontiere dell’Unione Europea e i processi di mobilità delle persone migranti che giornalmente tentano l’ingresso nel territorio europeo, partendo dall'osservazione delle pratiche e delle strategie creative messe in atto dalle stesse lungo la Rotta Balcanica in Bosnia, con l’obiettivo di dimostrare come questa interazione produca spazialità e temporalità alternative.

Mobilità e controllo. Produzione di nuove spazialità. Il caso della rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina / Marilungo, Sara. - (2023), pp. 119-132. - ETEROTOPIE.

Mobilità e controllo. Produzione di nuove spazialità. Il caso della rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina

Sara Marilungo
2023

Abstract

Gli studi critici sulle migrazioni postcoloniali degli ultimi anni si sono caratterizzati per la comparsa di un insieme di riflessioni note come Autonomia delle Migrazioni, teoria che consente di rifiutare la rappresentazione della mobilità come flusso che risponde a regole di spinta e attrazione, ma al contrario, permette di leggerla come un campo strategico popolato da soggettività con diversi posizionamenti, in cui le persone in movimento sono soggetti politici capaci di trasformazione sulla propria vita e sullo spazio che attraversano, agendo e modificando i rapporti di forza esistenti. Adottando questa postura, la mobilità diventa una forza collettiva produttiva e creativa che negozia e risignifica lo spazio. La negoziazione e la trasformazione dello spazio risultano fondamentali se si vogliono indagare le interazioni tra i processi di controllo e quelli di mobilità. L’intento del contributo è infatti quello di indagare il rapporto tra il processo di esternalizzazione delle frontiere dell’Unione Europea e i processi di mobilità delle persone migranti che giornalmente tentano l’ingresso nel territorio europeo, partendo dall'osservazione delle pratiche e delle strategie creative messe in atto dalle stesse lungo la Rotta Balcanica in Bosnia, con l’obiettivo di dimostrare come questa interazione produca spazialità e temporalità alternative.
2023
Post. Sguardi sul cambiamento
9791222305028
confini; migrazioni; controllo; autonomia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Mobilità e controllo. Produzione di nuove spazialità. Il caso della rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina / Marilungo, Sara. - (2023), pp. 119-132. - ETEROTOPIE.
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