Nel 2015 il nostro paese varò la Dichiarazione dei Diritti in Internet, da molti definita come una sorte di Costituzione di Internet, che traccia diritti e doveri dei cittadini digitali per quel che concerne l’uso della rete. Per la prima volta il parlamento italiano produce una Carta di portata internazionale e di spirito costituzionale. Lo scorso giugno, la Internet Society Italia, presso la Camera dei Deputati, ha organizzato un convegno per approfondire i principi formalizzati nella Carta.Questo volume raccoglie i contribuiti di giovani attivisti, esperti e studiosi, che, intervenendo al convegno, hanno ricordato l’impegno dell’illustre studioso Stefano Rodotà, proponendo un focus di approfondimento sui 14 articoli della Carta.
Stefano Rodotà e la Magna Charta di Internet / Di Corinto, A. - (2020), pp. 7-22.
Stefano Rodotà e la Magna Charta di Internet
Di Corinto A
2020
Abstract
Nel 2015 il nostro paese varò la Dichiarazione dei Diritti in Internet, da molti definita come una sorte di Costituzione di Internet, che traccia diritti e doveri dei cittadini digitali per quel che concerne l’uso della rete. Per la prima volta il parlamento italiano produce una Carta di portata internazionale e di spirito costituzionale. Lo scorso giugno, la Internet Society Italia, presso la Camera dei Deputati, ha organizzato un convegno per approfondire i principi formalizzati nella Carta.Questo volume raccoglie i contribuiti di giovani attivisti, esperti e studiosi, che, intervenendo al convegno, hanno ricordato l’impegno dell’illustre studioso Stefano Rodotà, proponendo un focus di approfondimento sui 14 articoli della Carta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.