L’estesa e recente ricognizione sulle carte della dinastia Gonzaga di Mantova permette di elaborare delle considerazioni di carattere generale sull’utilizzo di alcune differenti tipologie documentali. Se, infatti, per la storia del collezionismo è necessario utilizzare gli inventari legali redatti »post mortem«, e con questi analizzare gli edifici in cui intere serie di oggetti erano collocate, non tutte le carte e non tutti gli inventari, né tantomeno gli elenchi, presentano caratteristiche comuni. Omissioni volute o indirette, scelte di percorsi, suddivisioni di categorie, singole vicende occorse ai periti, e anche la mancanza stessa degli intendenti, creano delle difformità che variano di caso in caso, di regione in regione, di stato in stato. Inventari, elenchi e carte sparse vanno letti in modo comparativo, e mai esclusivo, perché la verità di ogni collezione sfugge al sapere moderno.
Inventari, elenchi, carte sparse: fonti per la storia del collezionismo? Una verifica in casa Gonzaga a Mantova tra Cinquecento e Settecento / Morselli, Raffaella. - (2013), pp. 352-356.
Inventari, elenchi, carte sparse: fonti per la storia del collezionismo? Una verifica in casa Gonzaga a Mantova tra Cinquecento e Settecento
MORSELLI, Raffaella
Primo
2013
Abstract
L’estesa e recente ricognizione sulle carte della dinastia Gonzaga di Mantova permette di elaborare delle considerazioni di carattere generale sull’utilizzo di alcune differenti tipologie documentali. Se, infatti, per la storia del collezionismo è necessario utilizzare gli inventari legali redatti »post mortem«, e con questi analizzare gli edifici in cui intere serie di oggetti erano collocate, non tutte le carte e non tutti gli inventari, né tantomeno gli elenchi, presentano caratteristiche comuni. Omissioni volute o indirette, scelte di percorsi, suddivisioni di categorie, singole vicende occorse ai periti, e anche la mancanza stessa degli intendenti, creano delle difformità che variano di caso in caso, di regione in regione, di stato in stato. Inventari, elenchi e carte sparse vanno letti in modo comparativo, e mai esclusivo, perché la verità di ogni collezione sfugge al sapere moderno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.