Il saggio presenta una panoramica delle relazioni tra fotografia e pittura nell'opera di Emanuele Cavalli. In particolare si mette a fuoco la specificità del suo uso del medium fotografico rispetto a quello del fratello, Giuseppe Cavalli, fondatore di uno dei più significativi circoli fotografici del dopoguerra, La Bussola, nonché fautore di uno statuto artistico della fotografia modellato sui modelli della pittura. Attraverso la ricostruzione di fonti documentarie e di relazioni personali nel contesto della Firenze del Dopoguerra (ad esempio con Vincenzo Balocchi, dirigente della Alinari) si evidenzia la fecondità degli scambi tra il pittore e fotografo: tra Emanuele e il fratello gemello, Giuseppe e anche tra Emanuele stesso, impegnato fondamentalmente con il pennello, ma anche in prove di grande interesse con l'obiettivo fotografico. Informazioni inedite sono fornite nello specifico sui rapporti negli anni Trenta di Emanuele con Vinicio Paladini, futurista autore di fotomontaggi e poi fondatore dell'Immaginismo a Roma nel 1927. Significativa anche la genesi della Mostra di fotografia Italiana organizzata nel 1953 da Giuseppe Cavalli nella galleria fiorentina La Vigna nuova, diretta da Emanuele; e l'analisi del volume Invenzioni di Mario Macchioro, illustrato da grafiche e fotografie di Emanuele Cavalli

Emanuele Cavalli. Percorsi di un pittore-fotografo / Schiaffini, Ilaria. - (2023), pp. 72-103.

Emanuele Cavalli. Percorsi di un pittore-fotografo

ilaria schiaffini
2023

Abstract

Il saggio presenta una panoramica delle relazioni tra fotografia e pittura nell'opera di Emanuele Cavalli. In particolare si mette a fuoco la specificità del suo uso del medium fotografico rispetto a quello del fratello, Giuseppe Cavalli, fondatore di uno dei più significativi circoli fotografici del dopoguerra, La Bussola, nonché fautore di uno statuto artistico della fotografia modellato sui modelli della pittura. Attraverso la ricostruzione di fonti documentarie e di relazioni personali nel contesto della Firenze del Dopoguerra (ad esempio con Vincenzo Balocchi, dirigente della Alinari) si evidenzia la fecondità degli scambi tra il pittore e fotografo: tra Emanuele e il fratello gemello, Giuseppe e anche tra Emanuele stesso, impegnato fondamentalmente con il pennello, ma anche in prove di grande interesse con l'obiettivo fotografico. Informazioni inedite sono fornite nello specifico sui rapporti negli anni Trenta di Emanuele con Vinicio Paladini, futurista autore di fotomontaggi e poi fondatore dell'Immaginismo a Roma nel 1927. Significativa anche la genesi della Mostra di fotografia Italiana organizzata nel 1953 da Giuseppe Cavalli nella galleria fiorentina La Vigna nuova, diretta da Emanuele; e l'analisi del volume Invenzioni di Mario Macchioro, illustrato da grafiche e fotografie di Emanuele Cavalli
2023
Emanuele Cavalli e la Scuola romana: attraverso gli archivi
979-12-55540-51-9
Emanuele Cavalli; Giuseppe Cavalli; Scuola romana; Anticoli Corrado; Fotografia; Pittura; Alinari; Vincenzo Balocchi; Vinicio Paladini
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Emanuele Cavalli. Percorsi di un pittore-fotografo / Schiaffini, Ilaria. - (2023), pp. 72-103.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1698243
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