Il paper analizza le opinioni sulla condizionalità, il meccanismo che obbliga all’adesione a un patto di attivazione e disponibilità al lavoro per beneficiare delle prestazioni sociali. Il tema è al centro del dibattito pubblico in Italia per l’attenzione che i media e l’opinione pubblica hanno riservato alle cosiddette ‘norme anti-divano’ contenute nel ‘Reddito di cittadinanza’. Si tratta di un nuovo capitolo del lungo dibattito politico e scientifico attorno alle linee di riforma dei sistemi di sicurezza sociale. L’analisi qui svolta concentra l’attenzione sulle opinioni della popolazione raccolte nel corso dell’ottava edizione dell’indagine European Social Survey - ESS. Gli intervistati in Italia si mostrano molto sensibili alle difficoltà di chi, ad esempio, avendo perso il lavoro necessita e usufruisce di un sostegno monetario. La maggioranza degli intervistati si dichiara infattifavorevole all’erogazione di una indennità di disoccupazione accompagnata da servizi per l’attivazione. Tuttavia, una percentuale altrettanto alta ritiene che il sostegno monetario debba essere revocato, in tutto o in parte, nel caso in cui il beneficiario rifiuti un’offerta di lavoro da parte dei servizi preposti, indifferentemente dalle motivazioni addotte e dalle condizioni familiari e personali di chi ne beneficia. Se la mancanza di un sistema europeo di welfare è avvertita come un’inefficienza che mina il consenso sull’intera costruzione europea, l’opinione in maggioranza favorevole all’introduzione di ‘un sistema di prestazioni sociali a livello dell'Unione europea per tutte le persone povere’ può essere considerata una chiara indicazione di direzione del cambiamento atteso.
Le opinioni sulla condizionalità: i risultati in Italia dell’European Social Survey / Cardone, PAOLO EMILIO; Deidda, Massimiliano; Marocco, Manuel. - (2019), pp. 1-21.
Le opinioni sulla condizionalità: i risultati in Italia dell’European Social Survey
Paolo Emilio Cardone
;Massimiliano Deidda;
2019
Abstract
Il paper analizza le opinioni sulla condizionalità, il meccanismo che obbliga all’adesione a un patto di attivazione e disponibilità al lavoro per beneficiare delle prestazioni sociali. Il tema è al centro del dibattito pubblico in Italia per l’attenzione che i media e l’opinione pubblica hanno riservato alle cosiddette ‘norme anti-divano’ contenute nel ‘Reddito di cittadinanza’. Si tratta di un nuovo capitolo del lungo dibattito politico e scientifico attorno alle linee di riforma dei sistemi di sicurezza sociale. L’analisi qui svolta concentra l’attenzione sulle opinioni della popolazione raccolte nel corso dell’ottava edizione dell’indagine European Social Survey - ESS. Gli intervistati in Italia si mostrano molto sensibili alle difficoltà di chi, ad esempio, avendo perso il lavoro necessita e usufruisce di un sostegno monetario. La maggioranza degli intervistati si dichiara infattifavorevole all’erogazione di una indennità di disoccupazione accompagnata da servizi per l’attivazione. Tuttavia, una percentuale altrettanto alta ritiene che il sostegno monetario debba essere revocato, in tutto o in parte, nel caso in cui il beneficiario rifiuti un’offerta di lavoro da parte dei servizi preposti, indifferentemente dalle motivazioni addotte e dalle condizioni familiari e personali di chi ne beneficia. Se la mancanza di un sistema europeo di welfare è avvertita come un’inefficienza che mina il consenso sull’intera costruzione europea, l’opinione in maggioranza favorevole all’introduzione di ‘un sistema di prestazioni sociali a livello dell'Unione europea per tutte le persone povere’ può essere considerata una chiara indicazione di direzione del cambiamento atteso.File | Dimensione | Formato | |
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