La prolifica attività di Giulio Romano come disegnatore e inventore di nuove idee e di iconografie per Palazzo Te generò un fortissimo stimolo per la riproduzione incisoria dei suoi modelli. I primi traduttori delle sue opere furono un gruppo di incisori mantovani: Giorgio Ghisi e i membri della famiglia Scultori, Giovanni Battista e i due figli Adamo e Diana. Nel corso del XVI secolo questi si dedicarono a incidere gran parte dei dettagli del palazzo. Le incisioni di traduzione tratte dagli affreschi di Palazzo Te circolarono a lungo in Italia, e anche in Europa, nel corso del XVI secolo: Rubens fu in grado di studiare, già nelle Fiandre, le opere di Giulio Romano attraverso le stampe, lasciandosi ispirare, fin dalle sue prime opere giovanili, dal vastissimo vocabolario iconografico lasciato dall’allievo di Raffaello all’interno delle mura del palazzo.
Giulio tradotto prima di Rubens / Rinaldi, MARIA GIULIA. - (2023), pp. 47-67.
Giulio tradotto prima di Rubens
Maria Giulia Rinaldi
2023
Abstract
La prolifica attività di Giulio Romano come disegnatore e inventore di nuove idee e di iconografie per Palazzo Te generò un fortissimo stimolo per la riproduzione incisoria dei suoi modelli. I primi traduttori delle sue opere furono un gruppo di incisori mantovani: Giorgio Ghisi e i membri della famiglia Scultori, Giovanni Battista e i due figli Adamo e Diana. Nel corso del XVI secolo questi si dedicarono a incidere gran parte dei dettagli del palazzo. Le incisioni di traduzione tratte dagli affreschi di Palazzo Te circolarono a lungo in Italia, e anche in Europa, nel corso del XVI secolo: Rubens fu in grado di studiare, già nelle Fiandre, le opere di Giulio Romano attraverso le stampe, lasciandosi ispirare, fin dalle sue prime opere giovanili, dal vastissimo vocabolario iconografico lasciato dall’allievo di Raffaello all’interno delle mura del palazzo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.