Il contributo vuole dimostrare come negli scorsi decenni (complici le politiche neoliberiste e la globalizzazione) nei paesi occidentali lo spazio privato della casa e della famiglia sia divenuto un “luogo” pubblico, trasformato dagli stessi attori familiari in sfera di produzione di mercato; l’esternalizzazione commerciale delle mansioni di cura e delle funzioni riproduttive esemplifica questa tendenza. Gli Stati non hanno saputo mettere in discussione la loro concezione del privato e del politico come sfere separate - nonostante le richieste di attenzionare il privato mosse da vari femminismi. Pertanto, l’organismo statale non è stato in grado di progettare politiche di welfare efficaci volte a porre fine ai processi discriminatori verso le donne aventi sede nel privato: la diseguale distribuzione dei compiti di cura e la difficile conciliazione famiglia-lavoro. Ciò ha provocato l’assunzione, nei settori della cura e della riproduzione, di altre donne (spesso straniere e più povere delle famiglie datrici di lavoro) affinché le donne occidentali potessero realizzarsi anche professionalmente. Dopo aver proposto una panoramica delle principali istanze femministe circa la necessità di dare rilevanza politica allo spazio privato, il testo approfondisce le tematiche del lavoro di cura e della maternità surrogata, riflettendo infine su come queste pratiche rendano le donne occidentali uguali agli uomini in quanto simili a questi ultimi.
Istanze femministe disattese: la trasformazione dello spazio privato in sfera economica tramite l’esternalizzazione commerciale della cura e della maternità, in Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee / Baiocco, Elisa. - (2023).
Istanze femministe disattese: la trasformazione dello spazio privato in sfera economica tramite l’esternalizzazione commerciale della cura e della maternità, in Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee
Elisa Baiocco
2023
Abstract
Il contributo vuole dimostrare come negli scorsi decenni (complici le politiche neoliberiste e la globalizzazione) nei paesi occidentali lo spazio privato della casa e della famiglia sia divenuto un “luogo” pubblico, trasformato dagli stessi attori familiari in sfera di produzione di mercato; l’esternalizzazione commerciale delle mansioni di cura e delle funzioni riproduttive esemplifica questa tendenza. Gli Stati non hanno saputo mettere in discussione la loro concezione del privato e del politico come sfere separate - nonostante le richieste di attenzionare il privato mosse da vari femminismi. Pertanto, l’organismo statale non è stato in grado di progettare politiche di welfare efficaci volte a porre fine ai processi discriminatori verso le donne aventi sede nel privato: la diseguale distribuzione dei compiti di cura e la difficile conciliazione famiglia-lavoro. Ciò ha provocato l’assunzione, nei settori della cura e della riproduzione, di altre donne (spesso straniere e più povere delle famiglie datrici di lavoro) affinché le donne occidentali potessero realizzarsi anche professionalmente. Dopo aver proposto una panoramica delle principali istanze femministe circa la necessità di dare rilevanza politica allo spazio privato, il testo approfondisce le tematiche del lavoro di cura e della maternità surrogata, riflettendo infine su come queste pratiche rendano le donne occidentali uguali agli uomini in quanto simili a questi ultimi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.