Il teatro di Fava ricerca la verità. La sua scena è profondamente rivoluzionaria perché adopera il teatro come documento di assoluta verità, di analisi delle dinamiche sociali, etiche e morali, per mostrare la violenza, il potere e la sopraffazione, affinché si possa mettere in atto quella rivoluzione suggerita e profetizzata. La scena rivoluzionaria di Giuseppe Fava di Pierlorenzo Randazzo è la prima ricerca universitaria sul drammaturgo catanese presentato all’Università degli Studi di Palermo. L’esigenza del teatro di Fava era di indagare la condizione umana e le sue contraddizioni. Filo conduttore era la ricerca della verità, che l’Autore inseguì da giornalista ma soprattutto da drammaturgo. Mediante la rappresentazione egli rendeva lo spettatore cosciente della propria condizione sociale, politica e morale, fornendo gli strumenti per una “rivoluzione delle coscienze”. Una scena rivoluzionaria, dunque, sia nel contenuto, con una preminente funzione politica di denuncia e di inchiesta, sia nella forma drammaturgica “di parola”, che fa tesoro di tutti i generi teatrali, dai classici al repertorio del teatro siciliano. L’uccisione, da parte della mafia, dinnanzi al Teatro Stabile di Catania, sembrerebbe essere stata proprio un’impeccabile coup de théàtre, con il quale si è tentato, invano, di metter a tacere la sua parola.
La Scena rivoluzionaria di Giuseppe Fava / Randazzo, Pierlorenzo. - (2023), pp. 11-197.
La Scena rivoluzionaria di Giuseppe Fava
Pierlorenzo Randazzo
2023
Abstract
Il teatro di Fava ricerca la verità. La sua scena è profondamente rivoluzionaria perché adopera il teatro come documento di assoluta verità, di analisi delle dinamiche sociali, etiche e morali, per mostrare la violenza, il potere e la sopraffazione, affinché si possa mettere in atto quella rivoluzione suggerita e profetizzata. La scena rivoluzionaria di Giuseppe Fava di Pierlorenzo Randazzo è la prima ricerca universitaria sul drammaturgo catanese presentato all’Università degli Studi di Palermo. L’esigenza del teatro di Fava era di indagare la condizione umana e le sue contraddizioni. Filo conduttore era la ricerca della verità, che l’Autore inseguì da giornalista ma soprattutto da drammaturgo. Mediante la rappresentazione egli rendeva lo spettatore cosciente della propria condizione sociale, politica e morale, fornendo gli strumenti per una “rivoluzione delle coscienze”. Una scena rivoluzionaria, dunque, sia nel contenuto, con una preminente funzione politica di denuncia e di inchiesta, sia nella forma drammaturgica “di parola”, che fa tesoro di tutti i generi teatrali, dai classici al repertorio del teatro siciliano. L’uccisione, da parte della mafia, dinnanzi al Teatro Stabile di Catania, sembrerebbe essere stata proprio un’impeccabile coup de théàtre, con il quale si è tentato, invano, di metter a tacere la sua parola.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Randazzo_Fava_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.31 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.31 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.