Essendo organismi sessili, le piante monitorano continuamente l’ambiente che le circonda e modificano, di conseguenza, la loro crescita, sviluppo e difesa al fine di adattarsi e ottimizzare la produttività. Le piante hanno spesso necessità di contrastare i tentativi di invasione di diversi agenti patogeni microbici: virus, batteri, funghi e oomiceti. Sulla base delle diverse strategie di infezione, i fitopatogeni possono essere classificati come biotrofici o necrotrofici. I patogeni biotrofici si moltiplicano dapprima negli spazi intercellulari nutrendosi di cellule vegetali viventi, mentre i patogeni necrotrofici uccidono le cellule ospiti utilizzando metaboliti tossici e quindi ottengono i nutrienti dalle cellule morte. Durante la coevoluzione con gli agenti patogeni, le piante hanno sviluppato sofisticati sistemi di percezione e sistemi di difesa inducibili per limitarne l’invasione. Gli ormoni vegetali, o fitormoni, sono piccole molecole di segnalazione endogene con diverse proprietà chimiche che svolgono ruoli critici nell’adattamento ai cambiamenti ambientali e governano le risposte a un’ampia varietà di stress biotici e abiotici regolando l’equilibrio tra crescita delle piante e risposta di difesa. L’attività di un determinato ormone dipende dalla sua biosintesi, coniugazione, trasporto a lunga e/o breve distanza, degradazione nonché attivazione e inattivazione ormonale. Gli ormoni vegetali comprendono etilene (ET), acido jasmonico (JA) e acido salicilico (SA) che svolgono un ruolo centrale nella regolazione delle risposte immunitarie delle piante. Inoltre, anche per altri ormoni vegetali, come l’auxina (acido indol- 3-acetico, IAA), l’acido abscissico (ABA), le citokinine, le gibberelline e i brassinosteroidi (BR), ben noti per il loro ruolo nella regolazione dello sviluppo e della crescita delle piante, è emerso recentemente un ruolo come regolatori chiave dell’immunità delle piante. Gli ormoni vegetali interagiscono tra di loro in complessi network per bilanciare la risposta a segnali di sviluppo e ambientali e quindi limitare i costi di fitness associati alla difesa. I meccanismi molecolari che regolano questi network di segnalazione ormonali sono in gran parte sconosciuti. Inoltre, i patogeni mirano alle vie di segnalazione ormonale per disturbare ed eludere le risposte di difesa delle piante.
Ruolo degli ormoni vegetali nella regolazione delle risposte immunitarie / Ferrari, Simone; Valentin Savatin, Daniel; Benedetta Mattei, Maria. - (2022), pp. 288-303.
Ruolo degli ormoni vegetali nella regolazione delle risposte immunitarie
Simone FerrariWriting – Original Draft Preparation
;
2022
Abstract
Essendo organismi sessili, le piante monitorano continuamente l’ambiente che le circonda e modificano, di conseguenza, la loro crescita, sviluppo e difesa al fine di adattarsi e ottimizzare la produttività. Le piante hanno spesso necessità di contrastare i tentativi di invasione di diversi agenti patogeni microbici: virus, batteri, funghi e oomiceti. Sulla base delle diverse strategie di infezione, i fitopatogeni possono essere classificati come biotrofici o necrotrofici. I patogeni biotrofici si moltiplicano dapprima negli spazi intercellulari nutrendosi di cellule vegetali viventi, mentre i patogeni necrotrofici uccidono le cellule ospiti utilizzando metaboliti tossici e quindi ottengono i nutrienti dalle cellule morte. Durante la coevoluzione con gli agenti patogeni, le piante hanno sviluppato sofisticati sistemi di percezione e sistemi di difesa inducibili per limitarne l’invasione. Gli ormoni vegetali, o fitormoni, sono piccole molecole di segnalazione endogene con diverse proprietà chimiche che svolgono ruoli critici nell’adattamento ai cambiamenti ambientali e governano le risposte a un’ampia varietà di stress biotici e abiotici regolando l’equilibrio tra crescita delle piante e risposta di difesa. L’attività di un determinato ormone dipende dalla sua biosintesi, coniugazione, trasporto a lunga e/o breve distanza, degradazione nonché attivazione e inattivazione ormonale. Gli ormoni vegetali comprendono etilene (ET), acido jasmonico (JA) e acido salicilico (SA) che svolgono un ruolo centrale nella regolazione delle risposte immunitarie delle piante. Inoltre, anche per altri ormoni vegetali, come l’auxina (acido indol- 3-acetico, IAA), l’acido abscissico (ABA), le citokinine, le gibberelline e i brassinosteroidi (BR), ben noti per il loro ruolo nella regolazione dello sviluppo e della crescita delle piante, è emerso recentemente un ruolo come regolatori chiave dell’immunità delle piante. Gli ormoni vegetali interagiscono tra di loro in complessi network per bilanciare la risposta a segnali di sviluppo e ambientali e quindi limitare i costi di fitness associati alla difesa. I meccanismi molecolari che regolano questi network di segnalazione ormonali sono in gran parte sconosciuti. Inoltre, i patogeni mirano alle vie di segnalazione ormonale per disturbare ed eludere le risposte di difesa delle piante.File | Dimensione | Formato | |
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