Il Complesso abbaziale di S. Andrea in Flumine, da lungo tempo abbandonato, è stato restaurato in due fasi; la prima ha riguardato la chiesa e solo recentemente è stata recuperata anche la porzione del convento. Quest’ultima operazione, descritta nel testo, è stata concepita come intervento di restauro strutturale con finalità di miglioramento antisismico. A tale scopo sono state rimosse le aggiunte strutturali incongrue, quasi opere provvisionali realizzate nell’immediato dopoguerra, consolidate le murature e rinforzate le strutture voltate, quelle di copertura e i solai interpiano. Il progetto ha previsto anche la realizzazione, in alcune sale, di nuove strutture di orizzontamento esplicitamente dichiarate. Gli interventi sono stati mirati essenzialmente al ristabilimento delle originarie capacità portanti delle murature (setti e volte) e al miglioramento della risposta al sisma con aggiunta di elementi di connessione distribuiti tra muri e orizzontamenti; nella definizione si è volutamente evitato ogni invasività degli interventi strutturali che sono stati generalmente nascosti in favore della restituzione formale degli ambienti.
Il consolidamento strutturale e l'introduzione di nuovi dispositivi antisismici / GALLO CURCIO, Antonino; DE CESARIS, Fabrizio. - STAMPA. - (2007), pp. 83-104.
Il consolidamento strutturale e l'introduzione di nuovi dispositivi antisismici
Antonino Gallo Curcio;Fabrizio De Cesaris
2007
Abstract
Il Complesso abbaziale di S. Andrea in Flumine, da lungo tempo abbandonato, è stato restaurato in due fasi; la prima ha riguardato la chiesa e solo recentemente è stata recuperata anche la porzione del convento. Quest’ultima operazione, descritta nel testo, è stata concepita come intervento di restauro strutturale con finalità di miglioramento antisismico. A tale scopo sono state rimosse le aggiunte strutturali incongrue, quasi opere provvisionali realizzate nell’immediato dopoguerra, consolidate le murature e rinforzate le strutture voltate, quelle di copertura e i solai interpiano. Il progetto ha previsto anche la realizzazione, in alcune sale, di nuove strutture di orizzontamento esplicitamente dichiarate. Gli interventi sono stati mirati essenzialmente al ristabilimento delle originarie capacità portanti delle murature (setti e volte) e al miglioramento della risposta al sisma con aggiunta di elementi di connessione distribuiti tra muri e orizzontamenti; nella definizione si è volutamente evitato ogni invasività degli interventi strutturali che sono stati generalmente nascosti in favore della restituzione formale degli ambienti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.