Museo e territorio: alle origini del rapporto tra questioni identitarie e assetti culturali dopo l’Unità d’Italia.

Il saggio offre un'analisi delle vicende del patrimonio artistico e monumentale italiano negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia, a partire dalla soppressione degli ordini religiosi e dalla conseguente problematica gestione del patrimonio artistico, archivistico e librario di chiese e monasteri soppressi. Viene messa in evidenza una frattura tra Paese culturale e territorio mai sanata prima del secondo dopoguerra, prendendo in esame l'inadeguata considerazione, da parte delle istituzioni culturali, delle decine di mostre “d’arte, d’agricoltura e d’industria”, che a partire dagli anni settanta dell’Ottocento aprirono in tutta Italia, muovendo un sincero e allargato spirito di partecipazione che investiva anche la glorificazione di artisti locali la cui biografia veniva riadattata ai valori delle comunità locali.