Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola.

Il Palazzo Farnese di Caprarola è uno dei più straordinari esempi di collegamento di elementi architettonici, artistici e cartografici della Controriforma: una risposta di altissimo profilo culturale, storico e confessionale alle istanze promosse dai riformati europei. Si inserisce in quella metà del Cinquecento che rappresenta un momento cruciale della diatriba interna al mondo cristiano, tra questioni dottrinali relative all’uso delle immagini e conflitti aperti, relativi anche alla conoscenza e alla conquista del Nuovo Mondo, tra potenze cattoliche e forze protestanti. La Sala della Cosmografia, nel piano nobile del Palazzo, è adornata di messaggi propagandistici e metaforici, di richiami storici e geografici, di immagini cartografiche e di segni astronomici che ne fanno un elevatissimo simbolo dell’esaltazione del cattolicesimo nel panorama geopolitico europeo e mondiale. È il momento culminante del percorso iconografico di tutto il Palazzo, volto non solo a rispondere alle eresie protestanti ma anche a esaltare il ruolo della famiglia Farnese nello scenario politico e religioso europeo. Rappresenta, al tempo stesso, l’autoesaltazione del committente, il cardinal Alessandro Farnese, quale aspirante al trono papale e successore del nonno, papa Paolo III, il grande artefice del Concilio di Trento. Il libro ripercorre le tappe concettuali del rapporto tra cartografia e arte, le questioni dottrinali alla base del ruolo dell’immagine nel mondo moderno, le ragioni politiche e geografiche che portarono all’elaborazione delle rappresentazioni cartografiche della Sala, usate come simbolo del potere della Chiesa nel contesto europeo e quale mezzo per ribadire l’aspirazione personale del cardinale al ruolo più alto dei vertici ecclesiastici: per riaffermare quella centralità della Chiesa messa in discussione dai protestanti, in un mondo che si stava aprendo in senso realmente globale.