La scuola di lontananza che ha contraddistinto almeno un biennio di pandemia in Italia ha faticato per arginare l'esclusione sociale e tutte le sue conseguenze. L'arduo lavoro di avvicinamento all'istituzione scolastica, specialmente prezioso negli istituti professionali, il tassello educativo che rende possibile successivamente l'avvio di una programmazione didattica, in dad non era più possibile. Quando però infine gli studenti sono potuti tornare a scuola, sono stati riaccolti all'interno di un ambiente educativo che limitava fortemente ogni possibilità di espressione e interrelazione. I nuovi regolamenti disciplinari improntati alla gestione del contagio prevedevano infatti regole di condotta estremamente rigide, la cui applicazione risultava difficile, specialmente nelle scuole che accolgono in prevalenza ragazzi e ragazze che provengono da classi sociali economicamente e culturalmente svantaggiate. Il contributo fa riferimento all'esperienza diretta che l'autrice ha fatto della scuola negli anni di pandemia e costituisce una riflessione sulle possibili conseguenze che questa precisa ridefinizione coercitiva dell'ambiente educativo ha avuto sulle comunità scolastiche.
Tra lontananza, abbandono e allontanamento. Vivere, studiare, lavorare all'Istituto Professionale / Donattini, C.. - (2023), pp. 123-128.
Tra lontananza, abbandono e allontanamento. Vivere, studiare, lavorare all'Istituto Professionale.
Donattini C.
2023
Abstract
La scuola di lontananza che ha contraddistinto almeno un biennio di pandemia in Italia ha faticato per arginare l'esclusione sociale e tutte le sue conseguenze. L'arduo lavoro di avvicinamento all'istituzione scolastica, specialmente prezioso negli istituti professionali, il tassello educativo che rende possibile successivamente l'avvio di una programmazione didattica, in dad non era più possibile. Quando però infine gli studenti sono potuti tornare a scuola, sono stati riaccolti all'interno di un ambiente educativo che limitava fortemente ogni possibilità di espressione e interrelazione. I nuovi regolamenti disciplinari improntati alla gestione del contagio prevedevano infatti regole di condotta estremamente rigide, la cui applicazione risultava difficile, specialmente nelle scuole che accolgono in prevalenza ragazzi e ragazze che provengono da classi sociali economicamente e culturalmente svantaggiate. Il contributo fa riferimento all'esperienza diretta che l'autrice ha fatto della scuola negli anni di pandemia e costituisce una riflessione sulle possibili conseguenze che questa precisa ridefinizione coercitiva dell'ambiente educativo ha avuto sulle comunità scolastiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.