Carto-City. Osservazioni archeologico-mediali su immaginazione, spazio e città

Come sosteneva alcuni anni fa il geografo britannico Denis Cosgrove, «lo spazio urbano e lo spazio cartografico sono intimamente legati. Ed è così storicamente, praticamente e concettualmente». In sintonia con questo modo di considerare il rapporto tra mappe e città, per cui l’immagine cartografica non offre solo un mezzo di conoscenza o di orientamento, ma più radicalmente configura il territorio della città, cioè fa sì che esso diventi quel che è, il saggio suggerisce un quarto avverbio che andrebbe ad aggiungersi alla triade indicata da Cosgrove: immaginativamente. L’obiettivo di questo saggio è quello di soffermarsi sulle condizioni estetiche di questa aggiunta per inquadrarne il significato rispetto ai possibili sviluppi di un’«archeologia mediale» dello spazio urbano.