All’alba della nuova stagione dell’economia circolare, la ricerca tratta da vicino il ciclo di gestione dei rifiuti urbani e speciali secondo il modello dell’Extended Producer Responsibility (EPR). L’istituto euro-unitario è considerato uno dei tasselli prioritari per la transizione dell’Europa verso l’economia circolare. L’approfondimento riguarda l’intera governance del sistema rifiuti - occupandosi particolarmente del flusso dei rifiuti di imballaggio - analizzando le caratteristiche progettuali dei principali sistemi EPR operanti in Italia, suddividendoli per filiere e categorie per poi porle a confronto. Lo scopo della ricerca è quello di individuare nell’istituto dell'EPR una strategia di politica ambientale che attraverso i sistemi di responsabilità estesa del produttore, nelle loro varie forme, possa modellare il mercato in direzione eco-compatibile e/o sostenibile e raggiungere gli obiettivi ambientali previsti. A tal proposito, la ricerca si concentra su uno degli elementi cardine dell’EPR: l’ecodesign, ossia la progettazione sostenibile dei prodotti in virtù della loro futura gestione come rifiuto. L’eco-progettazione, da un lato, assume in sé un determinato valore di mercato, in particolar modo nella filiera dei rifiuti da imballaggio e, in generale, nel settore del packaging; dall’altro, invece, stimola e promuove le attività di ricerca e di innovazione del mondo produttivo. In termini industriali, questa policy si muove dal concetto di “de-produzione”. Sullo sfondo della ricerca, dunque, insiste il rapporto ambiente-concorrenza, il quale viene declinato esaminando i benefici della competizione tra più compliance schemes all’EPR in luogo di forme di adesione consortile c.d. di default, nel solco del modello dei Consorzi Nazionale di filiera fioriti negli anni ’90.
Economia circolare e Responsabilità estesa del produttore: una strategia di politica ambientale / Granato, Nicola. - (2023).
Economia circolare e Responsabilità estesa del produttore: una strategia di politica ambientale
Nicola Granato
Membro del Collaboration Group
2023
Abstract
All’alba della nuova stagione dell’economia circolare, la ricerca tratta da vicino il ciclo di gestione dei rifiuti urbani e speciali secondo il modello dell’Extended Producer Responsibility (EPR). L’istituto euro-unitario è considerato uno dei tasselli prioritari per la transizione dell’Europa verso l’economia circolare. L’approfondimento riguarda l’intera governance del sistema rifiuti - occupandosi particolarmente del flusso dei rifiuti di imballaggio - analizzando le caratteristiche progettuali dei principali sistemi EPR operanti in Italia, suddividendoli per filiere e categorie per poi porle a confronto. Lo scopo della ricerca è quello di individuare nell’istituto dell'EPR una strategia di politica ambientale che attraverso i sistemi di responsabilità estesa del produttore, nelle loro varie forme, possa modellare il mercato in direzione eco-compatibile e/o sostenibile e raggiungere gli obiettivi ambientali previsti. A tal proposito, la ricerca si concentra su uno degli elementi cardine dell’EPR: l’ecodesign, ossia la progettazione sostenibile dei prodotti in virtù della loro futura gestione come rifiuto. L’eco-progettazione, da un lato, assume in sé un determinato valore di mercato, in particolar modo nella filiera dei rifiuti da imballaggio e, in generale, nel settore del packaging; dall’altro, invece, stimola e promuove le attività di ricerca e di innovazione del mondo produttivo. In termini industriali, questa policy si muove dal concetto di “de-produzione”. Sullo sfondo della ricerca, dunque, insiste il rapporto ambiente-concorrenza, il quale viene declinato esaminando i benefici della competizione tra più compliance schemes all’EPR in luogo di forme di adesione consortile c.d. di default, nel solco del modello dei Consorzi Nazionale di filiera fioriti negli anni ’90.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.