SECTION OF THE 11TH INTERNATIONAL ARCHITECTURE EXHIBITION DIRECTED BY AARON BETSKY: Roma e il suo rovescio Originate dalla geografia dei luoghi, le forme virali emergono dal sottosuolo, stimolando la proliferazione di “anticorpi”, in grado di aggredire il tessuto malato della città contemporanea, le sue disomogeneità qualitative, le ferite inferte sul suo corpo, le sue sacche di degrado. Gli “anticorpi” sono cellule proliferanti in grado di dare alla città ciò che oggi le manca maggiormente: luoghi d’incontro e di relazione, magneti che attraggano talenti, palcoscenici per la liberazione dionisiaca della sua energia creativa. “Abitare” le diverse quote muta l’orizzonte interiore e trasforma il nostro quotidiano. Allontanarsi dal suolo, anche senza raggiungere grandi altezze o grandi profondità, genera emozioni. I virus di Uneternal Rome sono le forme e i sensi del mondo sotterraneo ma anche le prospettive e la leggerezza del mondo aereo, svincolato dai percorsi del labirinto urbano, unificante nello sguardo che legge le complessità, che consente più letture e la revisione dei segni e dei significati in più direzioni. Nello spessore della citta’ convivono ma non comunicano due labirinti paralleli. Il nostro percorso quotidiano ignora la seconda citta’ fatta di reperti archeologici, cavita’, condotti, gallerie, tunnel, corsi d’acqua, infrastrutture, reti tecnologiche. Una citta’ sotterranea specchio della citta’ di superficie e delle sue esigenze, dalla quale dipende da sempre la sua vitalità e la sua efficienza: il vuoto delle cave generato per realizzare i suoi pieni; le reti metropolitane e ferroviarie per collegare i nodi urbani; le reti telematiche e telefoniche che supportano comunicazione e conoscenza; acquedotti, condotti elettrici, gasdotti, che innervano le risorse vitali. Nella profondita’ come nuova dimensione è possibile organizzare su più livelli le innumerevoli funzioni tecnologiche richieste dalle metropoli del futuro, sperimentare nuovi spazi pubblici caratterizzati da un labirinto verticale di nuovi percorsi, trasversali ed obliqui, alternativi alla città storica orizzontale. La quota zero, liscia, piano di riferimento dello spazio pubblico urbano, si corruga di pieghe e fessurazioni, realizzando nuove e inedite spazialita’. Un intervallo che scavalca ed ingloba la linea di terra, una sezione urbana che mostra le relazioni che nel tempo la citta’ ha stabilito con la storia e con la geografia dei luoghi. Il sottosuolo di Roma è una risorsa che attende di essere riscoperta e riproposta. Il progetto individua i luoghi dove la forma virale del sotterraneo si espande in superficie integrandosi alla citta’ in elevazione per rivitalizzare il sistema urbano. Nuove centralità che nascono nei luoghi di interconnessione fra la città di superficie e quella sotterranea. L’”emersione vulcanica” del sottosuolo da attivita’ devastante diventa per Roma un fattore positivo, una nuova geoenergia per la riorganizzazione urbana. I luoghi scelti sono quelli delle occasioni da sempre mancate, volee da recuperare per rilanciare una città eterna, che cambia più velocemente del cuore di un mortale.
Dionisocity / Salimei, G.. - STAMPA. - (2008), pp. 238-249.
Dionisocity
SALIMEI G.
2008
Abstract
SECTION OF THE 11TH INTERNATIONAL ARCHITECTURE EXHIBITION DIRECTED BY AARON BETSKY: Roma e il suo rovescio Originate dalla geografia dei luoghi, le forme virali emergono dal sottosuolo, stimolando la proliferazione di “anticorpi”, in grado di aggredire il tessuto malato della città contemporanea, le sue disomogeneità qualitative, le ferite inferte sul suo corpo, le sue sacche di degrado. Gli “anticorpi” sono cellule proliferanti in grado di dare alla città ciò che oggi le manca maggiormente: luoghi d’incontro e di relazione, magneti che attraggano talenti, palcoscenici per la liberazione dionisiaca della sua energia creativa. “Abitare” le diverse quote muta l’orizzonte interiore e trasforma il nostro quotidiano. Allontanarsi dal suolo, anche senza raggiungere grandi altezze o grandi profondità, genera emozioni. I virus di Uneternal Rome sono le forme e i sensi del mondo sotterraneo ma anche le prospettive e la leggerezza del mondo aereo, svincolato dai percorsi del labirinto urbano, unificante nello sguardo che legge le complessità, che consente più letture e la revisione dei segni e dei significati in più direzioni. Nello spessore della citta’ convivono ma non comunicano due labirinti paralleli. Il nostro percorso quotidiano ignora la seconda citta’ fatta di reperti archeologici, cavita’, condotti, gallerie, tunnel, corsi d’acqua, infrastrutture, reti tecnologiche. Una citta’ sotterranea specchio della citta’ di superficie e delle sue esigenze, dalla quale dipende da sempre la sua vitalità e la sua efficienza: il vuoto delle cave generato per realizzare i suoi pieni; le reti metropolitane e ferroviarie per collegare i nodi urbani; le reti telematiche e telefoniche che supportano comunicazione e conoscenza; acquedotti, condotti elettrici, gasdotti, che innervano le risorse vitali. Nella profondita’ come nuova dimensione è possibile organizzare su più livelli le innumerevoli funzioni tecnologiche richieste dalle metropoli del futuro, sperimentare nuovi spazi pubblici caratterizzati da un labirinto verticale di nuovi percorsi, trasversali ed obliqui, alternativi alla città storica orizzontale. La quota zero, liscia, piano di riferimento dello spazio pubblico urbano, si corruga di pieghe e fessurazioni, realizzando nuove e inedite spazialita’. Un intervallo che scavalca ed ingloba la linea di terra, una sezione urbana che mostra le relazioni che nel tempo la citta’ ha stabilito con la storia e con la geografia dei luoghi. Il sottosuolo di Roma è una risorsa che attende di essere riscoperta e riproposta. Il progetto individua i luoghi dove la forma virale del sotterraneo si espande in superficie integrandosi alla citta’ in elevazione per rivitalizzare il sistema urbano. Nuove centralità che nascono nei luoghi di interconnessione fra la città di superficie e quella sotterranea. L’”emersione vulcanica” del sottosuolo da attivita’ devastante diventa per Roma un fattore positivo, una nuova geoenergia per la riorganizzazione urbana. I luoghi scelti sono quelli delle occasioni da sempre mancate, volee da recuperare per rilanciare una città eterna, che cambia più velocemente del cuore di un mortale.File | Dimensione | Formato | |
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