Lo studio dei rapporti italo-francesi si è sviluppato intorno a due tipi di interpretazione storiografica: la prima, che enfatizza le difficoltà di una relazione mai data per scontata e, infine, messa in discussione; la seconda, che ricerca nella ciclicità delle crisi tra i due Paesi i motivi di una solidità di fondo del legame tra Roma e Parigi capace di agire per inerzia e sopravvivere anche ai momenti più delicati. Una certa semplificazione è senza dubbio utile all’inquadramento politologico del problema della definizione dei rapporti tra Italia e Francia, ma essa corre altresì il rischio di risolversi in una problematizzazione indifferenziata. Si tratta piuttosto di uno scambio bilaterale ascrivibile ad una dialettica di cooperazione competizione che non può essere fissata, tutt’al più ricondotta ad una continua negoziazione tra due soggetti la cui prossimità geografica ne ha definito al tempo stesso l’osmosi culturale e l’asimmetria di potenza. Tutto ciò si è tradotto in una storia di rapporti bilaterali in cui «i momenti di tensione [superano] di gran lunga quelli di distensione». Alla luce di ciò, questo contributo analizza la dinamica di cooperazione e competizione tra Italia e Francia da un punto di vista storico, fino ad arrivare alle opportunità e sfide introdotte dal Trattato del Quirinale.
Coesistere e competere. La dimensione mediterranea nei rapporti italo-francesi / Tosti Di Stefano, Elena; Palma, Leonardo. - (2023), pp. 51-60. - SICUREZZA E POLITICA INTERNAZIONALE.
Coesistere e competere. La dimensione mediterranea nei rapporti italo-francesi
Tosti Di Stefano, Elena
;Palma, Leonardo
2023
Abstract
Lo studio dei rapporti italo-francesi si è sviluppato intorno a due tipi di interpretazione storiografica: la prima, che enfatizza le difficoltà di una relazione mai data per scontata e, infine, messa in discussione; la seconda, che ricerca nella ciclicità delle crisi tra i due Paesi i motivi di una solidità di fondo del legame tra Roma e Parigi capace di agire per inerzia e sopravvivere anche ai momenti più delicati. Una certa semplificazione è senza dubbio utile all’inquadramento politologico del problema della definizione dei rapporti tra Italia e Francia, ma essa corre altresì il rischio di risolversi in una problematizzazione indifferenziata. Si tratta piuttosto di uno scambio bilaterale ascrivibile ad una dialettica di cooperazione competizione che non può essere fissata, tutt’al più ricondotta ad una continua negoziazione tra due soggetti la cui prossimità geografica ne ha definito al tempo stesso l’osmosi culturale e l’asimmetria di potenza. Tutto ciò si è tradotto in una storia di rapporti bilaterali in cui «i momenti di tensione [superano] di gran lunga quelli di distensione». Alla luce di ciò, questo contributo analizza la dinamica di cooperazione e competizione tra Italia e Francia da un punto di vista storico, fino ad arrivare alle opportunità e sfide introdotte dal Trattato del Quirinale.File | Dimensione | Formato | |
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