La narrazione della guerra d’Etiopia come crisi globale è stata spesso data per assodata in molti rilevanti lavori. I nuovi studi, stimolati dalla world history, hanno portato a importanti tentativi di spiegare tale concezione, pur se limitati da una divisione per “Stati”. Una piena comprensione di ciò che la vertenza rappresentò per il panorama internazionale avrebbe necessitato di un punto di vista completamente diverso dal passato: per spiegare una rottura decisiva sulla scena delle relazioni mondiali, tale prospettiva avrebbe dovuto essere veramente “globale” ma, al contempo, tenendo in considerazione le modalità attraverso cui le scelte dei diversi attori internazionali si erano influenzate a vicenda. Le fonti primarie da me utilizzate sono state le seguenti: Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri (ASMAE), Roma; Archives du Ministère des Affaires Étrangères (ADMAEF), La Courneuve; National Archives and Records Administration (NARA), College Park (MD); Archivio della Società delle Nazioni (ASdN), Ginevra; Documenti Diplomatici Italiani (DDI); Documents Diplomatiques Français (DDF); Documents on British Foreign Policy (DBFP); Foreign Relations of the United States (FRUS); Documents on German Foreign Policy (DGFP); League of Nations Official Journal (e i relativi supplementi speciali). Le fonti secondarie assommano a oltre 200 titoli tra libri e articoli. L’elaborato risulta di 1118 pagine totali a causa dell’ammontare di tali opere, dell’ampiezza del materiale d’archivio (oltre 20 mila documenti visionati) e soprattutto della mancanza di una pubblicazione “complessiva” che prendesse in considerazione il conflitto nella sua portata di crisi globale. Suddivisa in dieci capitoli (di cui uno introduttivo), la tesi ripercorre giorno per giorno la vertenza dal novembre 1934 al luglio 1936, descrivendo la politica di tutti i Paesi ed attori interessati (compresi la Santa Sede e la Società delle Nazioni) e dimostrando, al contempo, il profondo cambiamento che la questione etiopica apportò al sistema delle relazioni internazionali. Per arrivare a tale risultato è stato necessario dare una grande rilevanza alla rinascita della Germania e alla successiva creazione dell’Asse, tematiche a cui è dedicata quasi metà dello scritto. Nel complesso, pertanto, l’elaborato è servito a comprovare il fondamentale ruolo dell’Italia di Mussolini nello scatenare gli eventi che, sul lungo periodo, avrebbero portato alla Seconda Guerra Mondiale.

Premio Spadolini Nuova Antologia / Carnevale, Christian. - (2023).

Premio Spadolini Nuova Antologia

Christian Carnevale
Primo
2023

Abstract

La narrazione della guerra d’Etiopia come crisi globale è stata spesso data per assodata in molti rilevanti lavori. I nuovi studi, stimolati dalla world history, hanno portato a importanti tentativi di spiegare tale concezione, pur se limitati da una divisione per “Stati”. Una piena comprensione di ciò che la vertenza rappresentò per il panorama internazionale avrebbe necessitato di un punto di vista completamente diverso dal passato: per spiegare una rottura decisiva sulla scena delle relazioni mondiali, tale prospettiva avrebbe dovuto essere veramente “globale” ma, al contempo, tenendo in considerazione le modalità attraverso cui le scelte dei diversi attori internazionali si erano influenzate a vicenda. Le fonti primarie da me utilizzate sono state le seguenti: Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri (ASMAE), Roma; Archives du Ministère des Affaires Étrangères (ADMAEF), La Courneuve; National Archives and Records Administration (NARA), College Park (MD); Archivio della Società delle Nazioni (ASdN), Ginevra; Documenti Diplomatici Italiani (DDI); Documents Diplomatiques Français (DDF); Documents on British Foreign Policy (DBFP); Foreign Relations of the United States (FRUS); Documents on German Foreign Policy (DGFP); League of Nations Official Journal (e i relativi supplementi speciali). Le fonti secondarie assommano a oltre 200 titoli tra libri e articoli. L’elaborato risulta di 1118 pagine totali a causa dell’ammontare di tali opere, dell’ampiezza del materiale d’archivio (oltre 20 mila documenti visionati) e soprattutto della mancanza di una pubblicazione “complessiva” che prendesse in considerazione il conflitto nella sua portata di crisi globale. Suddivisa in dieci capitoli (di cui uno introduttivo), la tesi ripercorre giorno per giorno la vertenza dal novembre 1934 al luglio 1936, descrivendo la politica di tutti i Paesi ed attori interessati (compresi la Santa Sede e la Società delle Nazioni) e dimostrando, al contempo, il profondo cambiamento che la questione etiopica apportò al sistema delle relazioni internazionali. Per arrivare a tale risultato è stato necessario dare una grande rilevanza alla rinascita della Germania e alla successiva creazione dell’Asse, tematiche a cui è dedicata quasi metà dello scritto. Nel complesso, pertanto, l’elaborato è servito a comprovare il fondamentale ruolo dell’Italia di Mussolini nello scatenare gli eventi che, sul lungo periodo, avrebbero portato alla Seconda Guerra Mondiale.
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