Scenografie liturgiche e pratica prospettica nell’opera di Pozzo

Questo studio approfondisce il ruolo della scenografia liturgica nell'opera e nell'operato di Andrea Pozzo, posta, in termini teorici e operativi a cavallo fra le scenografie teatrali e le prospettive architettoniche. Gli autori intendono dimostrare come queste applicazioni, apparentemente minori nel trattato, assumano un ruolo particolarmente significativo nell’opera teorica di Pozzo, perché strumenti privilegiati per “congiugnere il finto col vero”, per illudere cioè di uno spazio scenico che, in questo particolare caso, trova continuità con lo spazio architettonico religioso che lo accoglie. Attraverso una ricognizione intorno ai principi proiettivi alla base della costruzione prospettica di queste scenografie, sono stati indagati i modelli teorici delle fabbriche che Pozzo descrive per le celebrazioni liturgiche delle Quarantore, fino ad analizzare la sola macchina che ci sia pervenuta, realizzata dall’artista trentino per la chiesa della Missione a Mondovì.