Nel quadro delle polemiche religiose tra fine V e inizi VI secolo, i conflitti ecclesiastici dello scisma acaciano (484-519) e dello scisma laurenziano (498-501-506/7) costituirono un contesto particolarmente propizio allo sviluppo e alla composizione di collezioni canoniche e di dispute svolte attraverso questo genere di letteratura. Tale documentazione era tratta da fonti d’archivio o era composta in modo che fosse ritenuta documentazione d’archivio: in questo ultimo caso, come dimostrano i documenti simmachiani o laurenziani, si tratta di veri e propri falsi, che presentano atti di concili o epistole papali come fossero state reperite direttamente dallo scrinium del pontefice, e che furono subito recepite nelle collezioni canoniche come la Vaticana, l’Italica o Sanblasiana, o lo stesso Liber Pontificalis. Parallelamente il Decreto gelasiano, pur variamente datato ma ascrivibile allo stesso torno di tempo, espresse la necessità antitetica di disciplinamento del clero di Roma: esso intendeva condurre una severa cernita di ciò che era correntemente letto durante la liturgia, respingendo alcune opere in quanto apocrife, anonime o di dubbia autenticità, e proibendone la lettura pubblica. Dunque, documenti autentici e falsi furono pienamente accolti nella letteratura canonica mentre disciplinamenti liturgici mettevano in guardia dall’uso di storie di santi e di martiri definite ‛apocrife’, per quanto tollerate per la lettura privata; in tale processo di accreditamento di testi sembra che giocassero un ruolo fondamentale i notarii ecclesiae, preposti a raccogliere e a narrare le gesta dei santi. Il presente contributo intende indagare le interferenze fra queste diverse forme di letteratura nel periodo preso in esame, gli ambienti di produzione di apocrifi e la differente ricezione di essi a seconda delle esigenze prevalenti nel contesto di fruizione.
Notarii, decretali e apocrifi a Roma fra fine V e inizio VI secolo / Canella, Tessa. - (2023), pp. 339-364. - GIORNALE ITALIANO DI FILOLOGIA. BIBLIOTHECA. [10.1484/M.GIFBIB-EB.5.119481].
Notarii, decretali e apocrifi a Roma fra fine V e inizio VI secolo
Tessa Canella
2023
Abstract
Nel quadro delle polemiche religiose tra fine V e inizi VI secolo, i conflitti ecclesiastici dello scisma acaciano (484-519) e dello scisma laurenziano (498-501-506/7) costituirono un contesto particolarmente propizio allo sviluppo e alla composizione di collezioni canoniche e di dispute svolte attraverso questo genere di letteratura. Tale documentazione era tratta da fonti d’archivio o era composta in modo che fosse ritenuta documentazione d’archivio: in questo ultimo caso, come dimostrano i documenti simmachiani o laurenziani, si tratta di veri e propri falsi, che presentano atti di concili o epistole papali come fossero state reperite direttamente dallo scrinium del pontefice, e che furono subito recepite nelle collezioni canoniche come la Vaticana, l’Italica o Sanblasiana, o lo stesso Liber Pontificalis. Parallelamente il Decreto gelasiano, pur variamente datato ma ascrivibile allo stesso torno di tempo, espresse la necessità antitetica di disciplinamento del clero di Roma: esso intendeva condurre una severa cernita di ciò che era correntemente letto durante la liturgia, respingendo alcune opere in quanto apocrife, anonime o di dubbia autenticità, e proibendone la lettura pubblica. Dunque, documenti autentici e falsi furono pienamente accolti nella letteratura canonica mentre disciplinamenti liturgici mettevano in guardia dall’uso di storie di santi e di martiri definite ‛apocrife’, per quanto tollerate per la lettura privata; in tale processo di accreditamento di testi sembra che giocassero un ruolo fondamentale i notarii ecclesiae, preposti a raccogliere e a narrare le gesta dei santi. Il presente contributo intende indagare le interferenze fra queste diverse forme di letteratura nel periodo preso in esame, gli ambienti di produzione di apocrifi e la differente ricezione di essi a seconda delle esigenze prevalenti nel contesto di fruizione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Canella_Notarii_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.5 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.5 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.