È ancora utile, o persino possibile, parlare di neoliberismo oggi? Questa domanda è una costante del dibattito pluridecennale sul tema, soprattutto in corrispondenza di eventi che, muovendo dal centro dei paesi a capitalismo avanzato, hanno dato l’impressione che si fosse entrati in un momento post-neoliberale globale. Tale domanda sembra ancor più rilevante in considerazione dell’incremento dei consensi elettorali dell’estrema destra che può essere letta come un segnale di un nuovo principio che potrebbe divenire egemonico nei paesi a capitalismo avanzato: il neo-illiberalismo. Con questo termine si intende la sintesi tra la tendenza neoliberista a de-democratizzare vari aspetti della vita sociale (a partire dall’attività economica, che deve essere saldamente sottratta alle decisioni collettive) e quella illiberale a rimuovere i limiti all’esercizio del potere le garanzie di un ordine sociale non oppressivo. La riduzione simultanea di diritti sociali e civili, per alcuni gruppi o classi sociali, sarebbe dunque l’esito del duplice movimento neo-illiberale.
Neoliberismo e sociologia di posizione / Esposto, Edoardo; Moini, Giulio. - (2023), pp. 158-175.
Neoliberismo e sociologia di posizione
Edoardo Esposto;Giulio Moini
2023
Abstract
È ancora utile, o persino possibile, parlare di neoliberismo oggi? Questa domanda è una costante del dibattito pluridecennale sul tema, soprattutto in corrispondenza di eventi che, muovendo dal centro dei paesi a capitalismo avanzato, hanno dato l’impressione che si fosse entrati in un momento post-neoliberale globale. Tale domanda sembra ancor più rilevante in considerazione dell’incremento dei consensi elettorali dell’estrema destra che può essere letta come un segnale di un nuovo principio che potrebbe divenire egemonico nei paesi a capitalismo avanzato: il neo-illiberalismo. Con questo termine si intende la sintesi tra la tendenza neoliberista a de-democratizzare vari aspetti della vita sociale (a partire dall’attività economica, che deve essere saldamente sottratta alle decisioni collettive) e quella illiberale a rimuovere i limiti all’esercizio del potere le garanzie di un ordine sociale non oppressivo. La riduzione simultanea di diritti sociali e civili, per alcuni gruppi o classi sociali, sarebbe dunque l’esito del duplice movimento neo-illiberale.File | Dimensione | Formato | |
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