L’intervento di restauro di un manufatto artistico prevede generalmente differenti fasi, atte alla conservazione della materia e al raggiungimento di un parametro estetico che possa quanto più possibile rievocare l’originale. La fase di stuccatura ha come obiettivo principale il ristabilimento dell’unità della pellicola pittorica e quindi delle forze che ne garantiscono la stabilità strutturale e allo stesso tempo ha lo scopo di colmare le lacune (discontinuità della pellicola pittorica) fungendo come preparazione necessaria alla fase di ritocco. Le formulazioni per gli stucchi sono comunemente composte da una parte inerte + un legante, di origine naturale o sintetica a seconda del periodo storico e di esigenze particolari di applicazione. Qualunque sia la sua formulazione, allo stucco sono richieste alcune proprietà come l’elasticità, resistenza a compressione, basso indice di ritiro percentuale e di biorecettività. La tela di grande formato di Giulio Bargellini, oggetto di questo studio, presentava numerose lacune della pellicola pittorica, dovute a distacchi e cadute di colore causate dall’erronea tecnica esecutiva del dipinto. La pellicola pittorica, costituita da prodotti leganti di origine naturale, presentava un elevata elasticità e richiedeva quindi delle stuccature che ne potessero quanto più possibile accompagnare i movimenti. Il caso studio presentato è partito dalla conoscenza delle applicazioni della mucillagine di nopal, seguite da un approfondimento sia di carattere bibliografico che sperimentale. La capacità di ritenzione idrica della mucillagine previene la rapida essiccazione nelle malte, aiutando a trattenere l'umidità necessaria che permette un’omogenea distribuzione interna per una corretta messa in opera, evitando fessurazioni o crettature durante il processo di presa. Con questi presupposti, si è deciso l’utilizzo della mucillagine di nopal come additivo nella formulazione di uno stucco creato ad hoc che potesse soddisfare le esigenze conservative del dipinto Resurrezione, considerando la necessità di un impasto elastico, di semplice impiego e meno soggetto a fessurazioni e ritiri che avrebbero potuto compromettere ulteriormente la pellicola pittorica circostante la lacuna.
Caso studio sul dipinto "Resurrezione" di Giulio Bargellini della Galleria Nazionale di Roma. Sperimentazione della mucillagine di nopal come additivo nella formulazione di stuccature durante il restauro / D'Ottavio, Stefania; Persia, Franca; Mirabile Gattia, Daniele. - (2021), pp. 80-83.
Caso studio sul dipinto "Resurrezione" di Giulio Bargellini della Galleria Nazionale di Roma. Sperimentazione della mucillagine di nopal come additivo nella formulazione di stuccature durante il restauro
Stefania D'OttavioPrimo
;
2021
Abstract
L’intervento di restauro di un manufatto artistico prevede generalmente differenti fasi, atte alla conservazione della materia e al raggiungimento di un parametro estetico che possa quanto più possibile rievocare l’originale. La fase di stuccatura ha come obiettivo principale il ristabilimento dell’unità della pellicola pittorica e quindi delle forze che ne garantiscono la stabilità strutturale e allo stesso tempo ha lo scopo di colmare le lacune (discontinuità della pellicola pittorica) fungendo come preparazione necessaria alla fase di ritocco. Le formulazioni per gli stucchi sono comunemente composte da una parte inerte + un legante, di origine naturale o sintetica a seconda del periodo storico e di esigenze particolari di applicazione. Qualunque sia la sua formulazione, allo stucco sono richieste alcune proprietà come l’elasticità, resistenza a compressione, basso indice di ritiro percentuale e di biorecettività. La tela di grande formato di Giulio Bargellini, oggetto di questo studio, presentava numerose lacune della pellicola pittorica, dovute a distacchi e cadute di colore causate dall’erronea tecnica esecutiva del dipinto. La pellicola pittorica, costituita da prodotti leganti di origine naturale, presentava un elevata elasticità e richiedeva quindi delle stuccature che ne potessero quanto più possibile accompagnare i movimenti. Il caso studio presentato è partito dalla conoscenza delle applicazioni della mucillagine di nopal, seguite da un approfondimento sia di carattere bibliografico che sperimentale. La capacità di ritenzione idrica della mucillagine previene la rapida essiccazione nelle malte, aiutando a trattenere l'umidità necessaria che permette un’omogenea distribuzione interna per una corretta messa in opera, evitando fessurazioni o crettature durante il processo di presa. Con questi presupposti, si è deciso l’utilizzo della mucillagine di nopal come additivo nella formulazione di uno stucco creato ad hoc che potesse soddisfare le esigenze conservative del dipinto Resurrezione, considerando la necessità di un impasto elastico, di semplice impiego e meno soggetto a fessurazioni e ritiri che avrebbero potuto compromettere ulteriormente la pellicola pittorica circostante la lacuna.File | Dimensione | Formato | |
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