Negli ultimi decenni le forme di esclusione, emarginazione e segregazione sociale nei contesti urbani sono costantemente aumentate. Queste differenze socio-urbane, prodotte da asimmetrie di potere e di sapere, hanno assunto caratteri sempre più evidenti nelle città europee nei confronti di comunità o contesti specifici. Tra questi, il presente contributo vuole riportare l’esempio della comunità Rom, Sinti e Camminanti. Nello specifico, riporta le esperienze di marginalità ed alterità di questo gruppo in cinque città europee, i.e., Roma, Bruxelles, Stoccolma, Bucarest e Londra. Attraverso questi cinque studi di caso, il contributo vuole mostrare la costruzione e produzione di questi “alter” non solo in senso spaziale ma anche sociale attraverso scelte politiche, narrazioni egemoniche e stigmatizzazione. I dati di questo contributo sono estrapolati da una ricerca di dottorato più ampia che si è interrogata sull’esclusione sociale e la disuguaglianza nelle città europee e la capacità degli indicatori nel coglierle. Nello specifico, questa si è svolta tra settembre 2021 e novembre 2022, coinvolgendo cinque città europee e centocinquanta quattro intervistati tra associazioni e organizzazioni, che lavorano, aiutano e difendono le persone e i gruppi più esclusi, ed esperti, che studiano tali dinamiche. Il framework teorico che ha guidato tale progetto combina gli studi urbani con quelli post-coloniali. Nello specifico, unisce la teoria della “esclusione abissale” di Boaventura de Sousa Santos (2014) con l'analisi della “marginalità avanzata” sviluppata da Loic Wacquant (2008). Pertanto, si inserisce nella prospettiva di Forgacs (2015) con gli studi sulla marginalità e sui gruppi subalterni. Dunque, il presente contributo vuole riportare la costruzione di questi “alter” e le esperienze, narrazioni e contro-narrazioni della comunità Rom, Sinti e Camminanti in Europa. Già identificata da Forgacs (2015) come esempio di marginalità in Italia, questa comunità continua a vivere situazioni di degrado, stigmatizzazione ed oppressione in diverse città europee. Pertanto, riportando cinque studi caso in Europa, questo contributo tenta di fotografare e riportare tali condizioni. Nello specifico, questo contributo è diviso in tre parti. In primis, presenta il framework teorico e la metodologia di ricerca adottati nel progetto di dottorato da cui i dati e risultati di questo contributo sono estrapolati. La seconda parte descrive le esperienze e condizioni della comunità Rom, Sinti e Camminanti nelle cinque città prese in esame. Infine, l’ultima sezione confronta i casi di studi individuando punti di contatto e differenza nella produzione di questi “alter” e nelle esperienze, narrazioni e contro-narrazioni di questa comunità.

La comunità Rom, Sinti e Camminanti come "alter" nelle città europee / Clerici, Eleonora. - (2023). (Intervento presentato al convegno ALTER - Riflessione tra centri e margini. IV Seminario Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi in Scienze Politiche tenutosi a Pisa).

La comunità Rom, Sinti e Camminanti come "alter" nelle città europee

Eleonora Clerici
2023

Abstract

Negli ultimi decenni le forme di esclusione, emarginazione e segregazione sociale nei contesti urbani sono costantemente aumentate. Queste differenze socio-urbane, prodotte da asimmetrie di potere e di sapere, hanno assunto caratteri sempre più evidenti nelle città europee nei confronti di comunità o contesti specifici. Tra questi, il presente contributo vuole riportare l’esempio della comunità Rom, Sinti e Camminanti. Nello specifico, riporta le esperienze di marginalità ed alterità di questo gruppo in cinque città europee, i.e., Roma, Bruxelles, Stoccolma, Bucarest e Londra. Attraverso questi cinque studi di caso, il contributo vuole mostrare la costruzione e produzione di questi “alter” non solo in senso spaziale ma anche sociale attraverso scelte politiche, narrazioni egemoniche e stigmatizzazione. I dati di questo contributo sono estrapolati da una ricerca di dottorato più ampia che si è interrogata sull’esclusione sociale e la disuguaglianza nelle città europee e la capacità degli indicatori nel coglierle. Nello specifico, questa si è svolta tra settembre 2021 e novembre 2022, coinvolgendo cinque città europee e centocinquanta quattro intervistati tra associazioni e organizzazioni, che lavorano, aiutano e difendono le persone e i gruppi più esclusi, ed esperti, che studiano tali dinamiche. Il framework teorico che ha guidato tale progetto combina gli studi urbani con quelli post-coloniali. Nello specifico, unisce la teoria della “esclusione abissale” di Boaventura de Sousa Santos (2014) con l'analisi della “marginalità avanzata” sviluppata da Loic Wacquant (2008). Pertanto, si inserisce nella prospettiva di Forgacs (2015) con gli studi sulla marginalità e sui gruppi subalterni. Dunque, il presente contributo vuole riportare la costruzione di questi “alter” e le esperienze, narrazioni e contro-narrazioni della comunità Rom, Sinti e Camminanti in Europa. Già identificata da Forgacs (2015) come esempio di marginalità in Italia, questa comunità continua a vivere situazioni di degrado, stigmatizzazione ed oppressione in diverse città europee. Pertanto, riportando cinque studi caso in Europa, questo contributo tenta di fotografare e riportare tali condizioni. Nello specifico, questo contributo è diviso in tre parti. In primis, presenta il framework teorico e la metodologia di ricerca adottati nel progetto di dottorato da cui i dati e risultati di questo contributo sono estrapolati. La seconda parte descrive le esperienze e condizioni della comunità Rom, Sinti e Camminanti nelle cinque città prese in esame. Infine, l’ultima sezione confronta i casi di studi individuando punti di contatto e differenza nella produzione di questi “alter” e nelle esperienze, narrazioni e contro-narrazioni di questa comunità.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1690448
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