L’intervento mira a ricostruire, attraverso il recupero di materiale epistolare e dei manoscritti preparatori conservati presso l’archivio Sibilla Aleramo della Fondazione Antonio Gramsci di Roma, la stesura del dramma Endimione di Aleramo, messo in scena per la prima a volta a Parigi nel 1923, pubblicato nel 1924 (con una dedica a Gabriele d’Annunzio), ispirato alla relazione amorosa tra la scrittrice e l’atleta olimpionico Tullio Bozza. La passione tra i due (cui si rifà anche l’abbozzo di romanzo Tanto amata e tanto sola scritto da Aleramo nel 1924 a Viareggio) è destinata però a durare solo pochi mesi, tra la fine del 1919 e il febbraio del 1921, e drammaticamente troncata dalla prematura morte di lui a soli 31 anni. Nella relazione si metterà in evidenza l’autobiografismo proprio della scrittura di Aleramo nel delineare i personaggi dell’opera teatrale, con particolare attenzione alla figura di Diana cui Sibilla presta molte delle sue peculiarità.
Tra autobiografia lirica e scrittura teatrale: "Endimione" di Sibilla Aleramo, / Tomassini, Francesca. - (2022), pp. 297-308.
Tra autobiografia lirica e scrittura teatrale: "Endimione" di Sibilla Aleramo,
Francesca Tomassini
2022
Abstract
L’intervento mira a ricostruire, attraverso il recupero di materiale epistolare e dei manoscritti preparatori conservati presso l’archivio Sibilla Aleramo della Fondazione Antonio Gramsci di Roma, la stesura del dramma Endimione di Aleramo, messo in scena per la prima a volta a Parigi nel 1923, pubblicato nel 1924 (con una dedica a Gabriele d’Annunzio), ispirato alla relazione amorosa tra la scrittrice e l’atleta olimpionico Tullio Bozza. La passione tra i due (cui si rifà anche l’abbozzo di romanzo Tanto amata e tanto sola scritto da Aleramo nel 1924 a Viareggio) è destinata però a durare solo pochi mesi, tra la fine del 1919 e il febbraio del 1921, e drammaticamente troncata dalla prematura morte di lui a soli 31 anni. Nella relazione si metterà in evidenza l’autobiografismo proprio della scrittura di Aleramo nel delineare i personaggi dell’opera teatrale, con particolare attenzione alla figura di Diana cui Sibilla presta molte delle sue peculiarità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.