Nel chiostro della basilica di S. Giovanni in Laterano si conserva, almeno fin dall’Ottocento, un serbatoio marmoreo, appartenuto in origine alla struttura di una fontana ormai scomparsa. Oggi esso sormonta un cippo funerario romano con iscrizioni e stemmi della famiglia Dati, aggiunti nella prima metà del XVI secolo, quando i due frammenti furono uniti insieme in occasione della rifunzionalizzazione del vaso nel battistero come contenitore di acqua lustrale. Dopo un’iniziale attribuzione del serbatoio all’antichità, motivata dal suo spiccato classicismo, a partire dagli anni Ottanta gli studiosi propendono per una datazione del manufatto al Duecento. Nell’intervento verrà ripercorsa la storia del serbatoio lateranense e si presenterà un’ipotesi di ricostruzione dell’aspetto originario della fontana perduta cui esso apparteneva, mediante un confronto con altre opere, morfologicamente affini, apparse in contesti claustrali europei tra XII e XIII secolo. In questa prospettiva – e alla luce delle vicende che hanno interessato nel Medioevo il complesso di S. Giovanni – si proverà anche a fare chiarezza sulla collocazione originaria della fontana romana, ragionando sulla funzione e sul significato che essa poteva avere per la comunità canonicale del Laterano.

Il serbatoio del chiostro lateranense: un'ipotesi di ricostruzione della fontana duecentesca / Salvadori, Eugenia. - (2023). (Intervento presentato al convegno Aula micat medio clarificata suo. Ritrovare, rintracciare, ricostruire opere e monumenti dell'Europa medievale tenutosi a Cagliari, Italy).

Il serbatoio del chiostro lateranense: un'ipotesi di ricostruzione della fontana duecentesca

Eugenia Salvadori
2023

Abstract

Nel chiostro della basilica di S. Giovanni in Laterano si conserva, almeno fin dall’Ottocento, un serbatoio marmoreo, appartenuto in origine alla struttura di una fontana ormai scomparsa. Oggi esso sormonta un cippo funerario romano con iscrizioni e stemmi della famiglia Dati, aggiunti nella prima metà del XVI secolo, quando i due frammenti furono uniti insieme in occasione della rifunzionalizzazione del vaso nel battistero come contenitore di acqua lustrale. Dopo un’iniziale attribuzione del serbatoio all’antichità, motivata dal suo spiccato classicismo, a partire dagli anni Ottanta gli studiosi propendono per una datazione del manufatto al Duecento. Nell’intervento verrà ripercorsa la storia del serbatoio lateranense e si presenterà un’ipotesi di ricostruzione dell’aspetto originario della fontana perduta cui esso apparteneva, mediante un confronto con altre opere, morfologicamente affini, apparse in contesti claustrali europei tra XII e XIII secolo. In questa prospettiva – e alla luce delle vicende che hanno interessato nel Medioevo il complesso di S. Giovanni – si proverà anche a fare chiarezza sulla collocazione originaria della fontana romana, ragionando sulla funzione e sul significato che essa poteva avere per la comunità canonicale del Laterano.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1689245
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