Su alcune tendenze attuali del diritto dei gruppi di società

Il lavoro esamina i diversi approcci regolatori al fenomeno economico del gruppo di imprese che si sono manifestati nelle diverse esperienze giuridiche ed afferma che l'esperienza concreta ha segnalato come preferibile un modello di regolazione impostato sul criterio della flessibilità, della scarsa propensione, cioè, nei riguardi di una costruzione rigida e monolitica della disciplina del gruppo. Esemplare da questo punto di vista il modello italiano, apprezzato anche in sede europea (si veda il progetto EMCA), basato sullo figura organizzativa della direzione e coordinamento di società, compatibile sia con una configurazione lasca, sia con una organizzazione fortemente accentrata del gruppo. Per altro, emergono segnali significativi del fatto che, mentre si ribadisce, anche normativamente, in ogni possibile occasione, il principio di separatezza, principio di separatezza, si affaccia sempre più di frequente nella giurisprudenza, l'idea del gruppo come impresa unitaria, con tutte le ricadute che essa comporta in tema di responsabilità della capogruppo o del gruppo nel suo insieme per gli illeciti perpetrati da una delle società al medesimo appartenenti.