La nostra società è caratterizzata da un assetto sociale e produttivo fondato sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Vi è quindi una relazione molto stretta fra accesso ai mezzi di comunicazione, pluralismo delle idee, libertà di espressione e, in ultima analisi, corretto funzionamento delle istituzioni democratiche. Infatti, la partecipazione dei cittadini in modo attivo e consapevole alla vita politica, sociale ed economica richiede che ciascuno possa accedere ad informazioni complete, veritiere, attendibili e riferibili ad una pluralità di punti di vista. Tuttavia, il sempre più frequente ricorso a servizi prestati via Internet, la crescente diffusione dei social media e lo sviluppo delle tecnologie algoritmiche provocano una costante tensione fra libertà nella diffusione e nella ricezione delle informazioni, tendenza al controllo dei flussi informativi da parte delle maggiori web companies, tutela dei diritti della persona e allocazione delle connesse responsabilità di sorveglianza. In questo scenario, la “sovranità digitale” – cioè il potere di determinare le regole del gioco – è contesa fra grandi intermediari digitali, stati nazionali e Unione europea. Ci si chiede, però, fino a che punto lo strumento del diritto sia adeguato ed efficace per regolamentare i fenomeni connessi all’evoluzione tecnologica.
Informazione e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano. vecchi e nuovi media fra diritto e progresso tecnologico. Terza edizione / Allegri, Maria Romana. - (2023), pp. 1-253.
Informazione e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano. vecchi e nuovi media fra diritto e progresso tecnologico. Terza edizione.
Maria Romana Allegri
2023
Abstract
La nostra società è caratterizzata da un assetto sociale e produttivo fondato sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Vi è quindi una relazione molto stretta fra accesso ai mezzi di comunicazione, pluralismo delle idee, libertà di espressione e, in ultima analisi, corretto funzionamento delle istituzioni democratiche. Infatti, la partecipazione dei cittadini in modo attivo e consapevole alla vita politica, sociale ed economica richiede che ciascuno possa accedere ad informazioni complete, veritiere, attendibili e riferibili ad una pluralità di punti di vista. Tuttavia, il sempre più frequente ricorso a servizi prestati via Internet, la crescente diffusione dei social media e lo sviluppo delle tecnologie algoritmiche provocano una costante tensione fra libertà nella diffusione e nella ricezione delle informazioni, tendenza al controllo dei flussi informativi da parte delle maggiori web companies, tutela dei diritti della persona e allocazione delle connesse responsabilità di sorveglianza. In questo scenario, la “sovranità digitale” – cioè il potere di determinare le regole del gioco – è contesa fra grandi intermediari digitali, stati nazionali e Unione europea. Ci si chiede, però, fino a che punto lo strumento del diritto sia adeguato ed efficace per regolamentare i fenomeni connessi all’evoluzione tecnologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.