Il volume espone i risultati di una ricerca condotta dall’autore in qualità di Principal Investigator, relativa agli innovativi (o, in alcuni casi, riscoperti) tratti di ciò a cui potremmo riferirci come “Abitazione Bioclimatica”, tendente cioè alle caratteristiche emergenti di adattabilità ai cambiamenti climatici e flessibilità alle interazioni con l’ambiente. In primo luogo, lo studio è consistito nell’individuare la tipologia, i tratti morfologici e distributivi che definiscono un alloggio bioclimatico, partendo dalla classificazione tipologica classica – comune sia alle abitazioni bioclimatiche che non bioclimatiche – e proseguendo con l’individuare tutti gli spazi e conformazioni che caratterizzano l’edificio anche da un punto di vista bioclimatico e ambientale. In secondo luogo la ricerca ha preso in considerazione l’innovazione degli spazi residenziali, su un duplice fronte: quello tipo-morfologico, con il superamento della classificazione tipologica da manuale, e quello prestazionale, relativo appunto alla performance che questi spazi possono offrire dal punto di vista dell’ambiente, del bioclima e dell’energia. I capitoli dedicano così uguale spazio alle case unifamiliari e alle sei classi più popolari di case plurifamiliari: case a schiera, alloggi in linea, alloggi a ballatoio o in blocco, abitazioni a torre e abitazioni con patio o cortile. L’introduzione ad ogni capitolo mostra, per ogni tipologia, quali sono state le evoluzioni che hanno trasformato tali dimore sia in termini formali che bioclimatici. L’innovazione consiste principalmente nell’efficienza ecologico-energetica dell’edificio, obiettivo ultimo della ricerca e di questo libro, che ne illustra i principali risultati. Prima, fra tutti i requisiti da soddisfare, è l’acquisizione passiva e attiva di energia rinnovabile. In termini specifici, gli obiettivi sono: una illuminazione naturale degli interni, finalizzata alla riduzione del fabbisogno energetico; un riscaldamento passivo, con l’edificio concepito come un grande collettore/assorbitore di calore; un raffrescamento passivo, grazie all’impiego sistematico della ventilazione naturale; una ottimizzazione dell’uso dei sistemi di isolamento termico; un miglior controllo del fattore umidità e un uso, sistematizzato e integrato il più possibile all’architettura, delle varie forme di produzione da fonti rinnovabili – solare, eolica e geotermica prima di tutto. Fra gli aspetti innovativi che contraddistinguono oggi la residenza bioclimatica è sempre più frequente, dato l’affermarsi del lavoro a distanza o al computer, la necessità di nuovi tipi di spazi, che possono consistere, ad esempio, in spazi aggiuntivi integrati all’interno dell’abitazione, talvolta accessibili dall’esterno (doppio ingresso per ufficio collegato e residenza), o che in altri casi possono essere creati in modo flessibile grazie ad una corretta disposizione di allacciamenti per computer e spine elettriche, e magari con l’uso intelligente di componenti e sistemi mobili in modo dinamico e con configurazioni variabili. Inoltre, una categoria molto importante di spazi innovativi è quella rappresentata dagli ambienti per la regolazione del microclima interno e, più in generale, del comportamento bioclimatico dell’abitazione e/o dell’intero corpo architettonico abitato (alle diverse scale), tali come – per citare gli spazi che saranno ricorrenti e prominenti in questo libro – serre, atrii bioclimatici, torri di ventilazione, camini solari, buffer spaces, ambienti serra riscaldati dalla luce solare, locali di servizio multifunzionali, e tanti altri che, vista l’ormai abbondante sperimentazione contemporanea, sono ormai frequentemente integrati all’architettura residenziale.

Adaptive Design. Spazi solari e bioclimatici in architettura / Solar and bioclimatic spaces in architecture / Tucci, Fabrizio. - (2021), pp. 1-649.

Adaptive Design. Spazi solari e bioclimatici in architettura / Solar and bioclimatic spaces in architecture

TUCCI, FABRIZIO
2021

Abstract

Il volume espone i risultati di una ricerca condotta dall’autore in qualità di Principal Investigator, relativa agli innovativi (o, in alcuni casi, riscoperti) tratti di ciò a cui potremmo riferirci come “Abitazione Bioclimatica”, tendente cioè alle caratteristiche emergenti di adattabilità ai cambiamenti climatici e flessibilità alle interazioni con l’ambiente. In primo luogo, lo studio è consistito nell’individuare la tipologia, i tratti morfologici e distributivi che definiscono un alloggio bioclimatico, partendo dalla classificazione tipologica classica – comune sia alle abitazioni bioclimatiche che non bioclimatiche – e proseguendo con l’individuare tutti gli spazi e conformazioni che caratterizzano l’edificio anche da un punto di vista bioclimatico e ambientale. In secondo luogo la ricerca ha preso in considerazione l’innovazione degli spazi residenziali, su un duplice fronte: quello tipo-morfologico, con il superamento della classificazione tipologica da manuale, e quello prestazionale, relativo appunto alla performance che questi spazi possono offrire dal punto di vista dell’ambiente, del bioclima e dell’energia. I capitoli dedicano così uguale spazio alle case unifamiliari e alle sei classi più popolari di case plurifamiliari: case a schiera, alloggi in linea, alloggi a ballatoio o in blocco, abitazioni a torre e abitazioni con patio o cortile. L’introduzione ad ogni capitolo mostra, per ogni tipologia, quali sono state le evoluzioni che hanno trasformato tali dimore sia in termini formali che bioclimatici. L’innovazione consiste principalmente nell’efficienza ecologico-energetica dell’edificio, obiettivo ultimo della ricerca e di questo libro, che ne illustra i principali risultati. Prima, fra tutti i requisiti da soddisfare, è l’acquisizione passiva e attiva di energia rinnovabile. In termini specifici, gli obiettivi sono: una illuminazione naturale degli interni, finalizzata alla riduzione del fabbisogno energetico; un riscaldamento passivo, con l’edificio concepito come un grande collettore/assorbitore di calore; un raffrescamento passivo, grazie all’impiego sistematico della ventilazione naturale; una ottimizzazione dell’uso dei sistemi di isolamento termico; un miglior controllo del fattore umidità e un uso, sistematizzato e integrato il più possibile all’architettura, delle varie forme di produzione da fonti rinnovabili – solare, eolica e geotermica prima di tutto. Fra gli aspetti innovativi che contraddistinguono oggi la residenza bioclimatica è sempre più frequente, dato l’affermarsi del lavoro a distanza o al computer, la necessità di nuovi tipi di spazi, che possono consistere, ad esempio, in spazi aggiuntivi integrati all’interno dell’abitazione, talvolta accessibili dall’esterno (doppio ingresso per ufficio collegato e residenza), o che in altri casi possono essere creati in modo flessibile grazie ad una corretta disposizione di allacciamenti per computer e spine elettriche, e magari con l’uso intelligente di componenti e sistemi mobili in modo dinamico e con configurazioni variabili. Inoltre, una categoria molto importante di spazi innovativi è quella rappresentata dagli ambienti per la regolazione del microclima interno e, più in generale, del comportamento bioclimatico dell’abitazione e/o dell’intero corpo architettonico abitato (alle diverse scale), tali come – per citare gli spazi che saranno ricorrenti e prominenti in questo libro – serre, atrii bioclimatici, torri di ventilazione, camini solari, buffer spaces, ambienti serra riscaldati dalla luce solare, locali di servizio multifunzionali, e tanti altri che, vista l’ormai abbondante sperimentazione contemporanea, sono ormai frequentemente integrati all’architettura residenziale.
2021
9791280178251
Technological; type-morphological; performance innovation
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Adaptive Design. Spazi solari e bioclimatici in architettura / Solar and bioclimatic spaces in architecture / Tucci, Fabrizio. - (2021), pp. 1-649.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1687869
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